Migliora la situazione dei contagi Covid e diminuiscono i ricoveri: dalla Regione ok al riavvio dell’attività “ordinaria” negli ospedali

Al termine della riunione odierna, appuntamento settimanale del Comitato direttivo regionale del Dirmei, è arrivato il via libera da parte dell’Unità di Crisi alla ripresa parziale degli interventi chirurgici, delle visite e degli esami programmati, finora sospesi a causa dell’emergenza Covid-19, nelle strutture ospedaliere del Piemonte.

 

“Stiamo facendo tutto il possibile per garantire il graduale ritorno alla normalità delle prestazioni ospedaliere. Molto dipende dall’andamento dell’epidemia – ha detto l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, non possiamo forzare la mano sulla sicurezza degli ospedali, che hanno retto all’impatto della pandemia compiendo giganteschi sforzi di adeguamento alle necessità dell’emergenza. Nello stesso tempo abbiamo però lavorato a liberare il più possibile gli spazi e le risorse professionali per le attività ambulatoriali e chirurgiche procrastinabili ed oggi siamo in grado di dare un segnale importante di ripresa, compatibilmente con la specifica situazione delle singole Aziende sanitarie locali. Teniamo alta la guardia, ma guardiamo avanti con fiducia”.

Le modalità della ripartenza delle attività “ordinarie” negli ospedali, verranno disposti in questi giorni dal Dirmei e poi trasmessi alle Aziende sanitarie della nostra regione.

“Il miglioramento della situazione epidemiologica – dichiara Emilpaolo Manno, direttore del Dirmei – e il relativo calo di pressione sulle strutture sanitarie, ci consentono, sia pure con la dovuta prudenza, di allentare alcune delle restrizioni che siamo stati costretti a imporre sulle prestazioni ordinarie, fermo restando che la cura delle malattie tempo-dipendenti, di quelle oncologiche e delle patologie croniche a rischio evolutivo è sempre stata garantita. È ovvio che qualora l’epidemia dovesse riprendere forza, dovremo ritornare a interrompere le attività procrastinabili”.

 

 

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1 commento

  1. Il bastone è la carota? Si!.. finalmente, siamo tornati alla carota, ma, come ogni ciuco, intelligente, sa, presto si “dovra’” tornare alle nerbate: “Qualora l’epidemia dovesse riprendere forza”.. A dire il vero nei secoli dei secoli ogni epidemia s’e’ sempre esaurita nel giro di 2 anni ma se alla Regione la pensano diversamente e’ perche’ sanno qualcosa che nessuno immagina, diversamente sarebbero tutti dei vanesi e la pandemia una pantomima, ma io non credo. Ci dev’essere “qualcosa”.

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