Mega impianto compost – Anche Locarni e Riva Vercellotti a fianco del “Comitato del no” di Scheda

 

Vercelli – La politica della città di Vercelli si è espressa con chiarezza per il “no” (unanime del Consiglio comunale) all’insediamento Enerver proposto da Polioli Energy, ma visto che la decisione verrà  presa dalla Provincia (che non si è ancora espressa), nasce nel capoluogo un Comitato per il  “no”, che raccoglierà firme contro l’impianto per la produzione di biometano e compost nell’area ex Polioli.

L’idea del Comitato è stata illustrata poco fa alla stampa, nel dehors del Bar Cavour, dall’avvocato Roberto Scheda che, pur essendo un esponente illustre del Consiglio comunale, ha voluto subito sgombrare il campo da ogni equivoco “politico”. “Qui non ci sono partiti o bandiere – ha detto – qui ci sono liberi cittadini che intendono spronare cittadini come loro ad esprimersi con chiarezza e decisione per il ‘no’ ad un impianto che nessuno vuole, ma che, nonostante ciò, rischia di essere aperto nella nostra città a poche centinaia di metri dall’ospedale Sant’Andrea, dalla clinica Santa Rita e dalla ditta che produce pasti per le mense”.

Il sindaco di Asigliano Carolina Ferraris

Il Comitato che nasce sotto l’input di Scheda non avrà coloriture politiche, ma erano importanti le presenza politiche (davvero bipartisan) presenti al vernissage di oggi, a partire dal presidente del Consiglio comunale, il leghista Gian Carlo Locarni, e dal consigliere regionale forzista ed ex presidente della Provincia Carlo Riva Vercellotti. Attorno a Scheda c’erano autorevoli esponenti della lista Civica SiAmo Vercelli, come la consigliera comunale Renata Torazzo e Gian Luca Borasio, i compagni di Scheda del Gruppo Voltiamo Pagina Paolo Campominosi e Andrea Conte, ed i sindaci dei tre Comuni che cadono sotto il raggio d’azione dell’impianto: Asigliano (il sindaco è Carolina Ferraris, ma c’era anche il vice Lillo Bongiovanni), Desana (Luigi Ferraris) e Lignana (Emilio Chiocchetti).

Il sindaco di Lignana Emilio Chiocchetti

I tre sindaci, che già si sono espressi per il “no”, hanno accolto con entusiasmo la proposta di Scheda, faranno parte del Comitato e raccoglieranno le firme contro Enerver anche nei loro Comuni. 

Il sindaco di Desana Luigi Ferraris

Non poteva esser dunque migliore la partenza del progetto proposto dall’avvocato Scheda, che adesso però deve concretizzarsi: il Comitato dovrà costituirsi praticamente e partire in fretta con la raccolta delle firme perché sono già passate  due settimane da quando la Conferenza dei servizi ha dato quattro mesi di tempo a Polioli Bioenergy per rispondere alla riserve presentate all’albo pretorio della Provincia o esposte durante l’assemblea che venne convocata in remoto lo scorso 28 maggio. Senza contare che l’azienda è disposta a mettere sul piatto una forte opera di convincimento sull’opinione pubblica, giocando anche la carta delle assunzioni in un momento di crisi del mondo del lavoro vercellese, crisi acuita da Covid e dalla traumatica chiusura dello storico stabilimento della Cerutti.

L’intervento dell’ingegner Gian Luca Borasio

Ha detto a questo proposito Locarni: “Il diritto di fare impresa non può scontrarsi con la qualità della vita dei cittadini”. Gli ha fatto eco Scheda. “Poche decine di posti di lavoro non valgono la salute dei cittadini”. Gian Luca Borasio, ingegnere nucleare ed esperto di prim’ordine nel settore energetico con un passato anche nel Cda di Atena, ha parlato di progetto “sbagliato” ed ha invitato a non abboccare all’amo dell’ “impianto di nuovissima generazione” dichiarato da Polioli Energy: “Ci mancherebbe – ha detto, caustico – che di fosse di vecchia generazione”. Paolo Campominosi ha aggiunto che il Consiglio comunale, pur da promuovere a pieni voti per il “no” unanime, dovrebbe pronunciarsi ancora perché, nel caso che il progetto fosse mandato dalla Conferenza dei servizi alla Valutazione di impatto ambientale (Via) si chieda anche la Vis, e cioè la Valutazione di impatto sanitario. Campominosi ha pure aggiunto che al Comitato proposto da Scheda aderità anche Michelangelo Catricalà del Movimento 5 Stelle. E, a proposito di adesioni, Scheda ha sottolineato quella dell’ex presidente della Provincia Gilberto Valeri, sotto la cui amministrazione venne realizzato il Piano Rifiuti che oggi dovrebbe impedire la realizzazione di Enerver sul nostro territorio.

Il consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti

Dal canto suo, Carlo Riva Vercellotti, il principale artefice del meccanismo che si è messo in moto per dire “no” a Enerver, ha ricordato come venne a scoprire, casualmente, fin dal dicembre del 2018 dell’esistenza di un progetto imprenditoriale per realizzare un impianto per il biogas e il compost a Vercelli: “Scoprii all’improvviso che c’erano imprenditori che, senza aver dialogato con nessuno – questa almeno era la tesi ufficiale del Comune – erano pronti a investire 34 milioni per realizzare un impianto del genere a Vercelli. Non poteva essere vero. Poi li incontrai e suggerii loro di lasciar perdere, e di trovare un’altra collocazione. Quindi lasciai la presidenza della Provincia ed ecco che mi ritrovo, che ci ritroviamo, con questa nuova richiesta. In Conferenza dei servizi dobbiamo assolutamente far valere le obiezioni, ad esempioo, dell’Arpa e del Covevar. Il nostro territorio è più che mai saturo di impianti per la lavorazione dei rifiuti, non ha bisogno di altri insediamenti del genere”.

Nei prossimi giorni, i fautori della costituzione  del Comitato forniranno alla cittadinanza ulteriori ragguagli sulla battaglia che intendono condurre.

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