Vercelli – “Non era possibile che un essere umano non riuscisse a trovare degna sepoltura a tre mesi dalla tragica scomparsa cosicché questa mattina, d’intesa con l’Asl, ho deciso io di autorizzare il trasporto della salma dall’obitorio di Vercelli a Bergamo dove, grazie a quel Comune, il povero ragazzo nigeriano è stato finalmente stato sepolto, dopo una cerimonia funebre”.
Senza voler sollevare alcuna polemica né, precisa, cercare consensi eleettoriali, il sindaco di Vercelli spiega come si sia arrivati alla soluzione di un problema che sembrava insormontabile. “L’ho fatto – dice – per umana pietà: quella che si merita ciascun essere umano”.





