Il manoscritto del Museo Leone protagonista al convegno internazionale dell’Università di Salerno

Codice salernitano (577 x 433)

Testi e Contesti. Fonti liturgiche e produzione Artistica tra Salerno e l’Europa nel medioevo, è il titolo del convegno internazionale, organizzato dall’Università degli Studi di Salerno, che vedrà tra i suoi protagonisti anche il Museo Leone di Vercelli. Inizialmente programmato in presenza, a causa dell’emergenza sanitaria si terrà sulla piattaforma Zoom giovedì 25 e venerdì 26 marzo.

Il perché della presenza del Museo Leone è presto detto: lì nel 2020, lo studioso vercellese Gionata Brusa, ricercatore in Storia della musica presso l’Accademia delle Scienze di Vienna, assieme al conservatore del Museo Luca Brusotto e il suo vice Riccardo Rossi, aveva riportato alla luce e identificato un manoscritto appartenente alla biblioteca di Camillo Leone, che integra in modo del tutto nuovo e inaspettato le finora lacunose conoscenze storiche e storico-artistiche sulla città, l’arte, gli edifici di culto e la società salernitana nel XII secolo.

L’opera fu realizzata da copisti e miniatori operanti presso lo scriptorium della cattedrale di Salerno negli anni Sessanta del XII secolo e si sta rivelando una miniera inesauribile di informazioni. Attraverso il dispiegarsi dell’anno liturgico salernitano e delle cerimonie che lo scandivano, descritte nei particolari, compresi i tragitti che compivano le processioni nella città e la descrizione delle chiese che ospitavano le celebrazioni, si potrà letteralmente ricomporre la storia cittadina come le poche fonti disponibili non avevano fino ad ora permesso di fare.

Nella giornata di giovedì 25, a partire dalle 15, prima Luca Brusotto e Riccardo Rossi e poi Gionata Brusa, tratteranno del prezioso manoscritto che a inizio del Novecento il notaio Leone acquistò dal libraio napoletano Luigi Lubrano per la somma di 60 lire.

Un acquisto che avvenne quasi per errore. Tanto Leone quanto Lubrano, infatti, erano convinti che si trattasse di un prodotto della Chiesa vercellese del Trecento, dal momento che, come si usava fare nel Medioevo, assieme al breviario salernitano era stato rilegato un altro testo, casualmente un calendario liturgico di pochi fogli, che, recante però il nome del patrono vercellese Eusebio, aveva spinto il libraio alla proposta.

Il convegno, che segue una giornata di studi che si tenne a Salerno lo scorso anno e alla quale già intervennero i migliori specialisti di liturgia, arte, miniatura e musica medievale a livello internazionale, è finalizzato ad approfondire temi che riguardano l’arte, la storia, la liturgia e la produzione manoscritta, aprendo lo sguardo da Salerno a una dimensione europea grazie al coinvolgimento di studiosi provenienti da ogni parte del mondo.

Il programma del convegno è consultabile e scaricabile alla pagina del DiSPaC e sul sito del Museo Leone. Per partecipare al convegno è sufficiente iscriversi scrivendo all’indirizzo [email protected] La partecipazione è gratuita.

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