E-mail dell’Asl ai medici di famiglia: “Per ora dovete prescrivere esami del sangue solo urgenti”

 

Vercelli – All’Asl per ora non si fanno esami del sangue programmabili, ma solo urgenti o brevi, come per le visite e per le prestazion mediche: solo U (urgenti da fare nel giro di tre giorni, come da ricetta medica) o B (brevi: da risolvere entro dieci giorni, sempre dopo l’impegnativa del medico curante), e tutto ciò almeno fino al 22 giugno, per contingentare il numero delle persone che possono presentarsi al settore prelievi. Lo ha annunciato ai medici di famiglia, con una -e-mail, l’Asl, e i medici, non interpellati prima, sono a dir poco furenti.

Per l’esattezza, la mail del Distretto dell’Asl viene considerate una precisazione, che equipara i criteri seguiti nella Fase 2 del Covid per gli esami del sangue a quelli delle visite e delle prestazioni mediche ospedaliere. Pure sta provocando grande sconcerto, anche perché nessuno l’ha comunicata ufficialmente ai cittadini, che ora potrebbero chiederne conto agli incolpevoli medici di famiglia.

Afferma il presidente dell’Ordine Pier Giorgio Fossale: “Ci domandiamo come potremo svolgere il nostri lavoro adesso, con la divinazione, oppure dicendo ai nostri assistiti che non devono più ammalarsi?”. La pensa nello stesso modo il segretario dei medici di famiglia Scarrone: “Abbiamo appreso questa decisione unilaterale e siamo dir poco sconcertati”.

Il problema sollevato dai rappresentanti dei medici è enorme. Si pensi ad un esame di coltrollo o di prevenzione sui tumori, ad esempio una Psa per preventiva per il tumore alla prostata può essere considerato urgente? E l’emocromo? Sicuramente non rientrano nelle classi di priorità U e B, e cioè nei parametri degli esami “appropriati e indispensabili”, pure sono importanti.

Certo, i medici potrebbero aggirare l’ostacoli segnando la U o la B anche per esami semplicemente programmabili. “Ma io non lo farò mai – dice Fossale – perché è una questione personale di etica e di rispetto delle norme, però l’Asl ci ha messi in una condizione davvero difficile”.

Ecco la mail inviata ai medici:

Gentili Colleghi,

con la presente desidero ricordarVi che, in ottemperanza a quanto previsto dal Piano Fase 2, le attività ambulatoriali effettuabili rimangono quelle classificate in U e B appropriate e indispensabili, prevedendo il ritorno alla erogabilità delle altre classi di priorità a data successiva al 22 giugno.

Quanto sopra esposto vale anche per i prelievi ematici che pertanto devono essere richiesti solo per le classi U e B, al fine di contingentare il più possibile le presenze nelle strutture sanitarie.”

 

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