Lunedì prossimo il Consiglio vota la cittadinanza onoraria al dottor Borrè

Alla presenza del prefetto Garsia, il sindaco Corsaro annuncia la proposta di cittadinanza onoraria al dottor Borrè (a destra nella foto)

Il sindaco Andrea Corsaro l’aveva annunciata durante la serata al Pisu del 19 luglio scorso, quando la città ringraziò gli eroi della lotta al Covid, e adesso tocca al Consiglio comunale deliberare, lunedì prossimo, la cittadinanza onoraria al primario dell’Infettivologia Silviò Borrè cui si deve la salvezza di tanti concittadini colpiti dal Coronavirus.

Abitante a Maggiora, il dottor Borrè aveva sviluppato un protocollo di cure che si era rilevato efficace per preservare tante vite umane: tra coloro che hanno sempre dichiarato di essersi salvati grazie a lui, il presidente dell’Ordine dei medici Pier Giorgio Fossale. Ma sono state tantissime le testimonianze di ringraziamento per il primario dell’Infettivologia e per il suo staff. Ancora oggi gran parte dei medici di famiglia per affrontare, sul nascere, la malattia, utilizzano il “protocollo Borrè”.

Durante quella serata al Pisu, quando Andrea Corsaro, alla presenza del prefetto Garsia, annunciò la cittadinanza onoraria, fu particolarmente significativo l’incontro tra Borrè e Carlo Olmo, che non si conoscevano personalmente: due autentici giganti di quella battaglia.

Lunedì mattina (l’argomento è al quinto punto dell’ordine del giorno) il Consiglio comunale discuterà e voterà la proposta che, per passare, deve avere i voti della maggioranza: sarebbe ovviamente bello, significativo e importante che la cittadinanza passasse all’unanimità.

Dopo il voto il Consiglio (ancora una volta convocato in remoto), l’assegnazione pratica della cittadinanza onoraria al dottor Borrè avverrà durante un prossimo Consiglio oppure in un’altra circostanza ufficiale, si spera alla presenza del pubblico.

Durante il Consiglio del 28 sarà discussa anche la proposta di una parte dei consiglieri di minoranza che, sempre a proposito di Covid, invitano il sindaco ad adottare criteri sempre più ferrei nel controllo dei comportamenti dei cittadini per evitare la diffusione del virus: ad esempio  i distanziamenti e le mascherine all’ingresso e all’uscita dalle lezioni scolastiche da parte degli studenti e dei loro genitori.

 

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