In queste settimane, di calcio e di Olimpiadi, spesso si è usato (anche abusandone) del termine “eroe” riferito sia ai giocatori della Nazionale sia ai campioni di Tokyo.
Ma Vercelli, adesso, ha due veri “eroi”: sono un grande chitarrista classico e docente sia al Conservatorio “Cantelli” di Novara sia alla Scuola Vallotti, e un apprezzato artigiano con un passato nel mondo dell’abbigliamento: Luigi Biscaldi e Ivan Foglia.
Mercoledì pomeriggio, con un terzo eroe, di cui però sappiamo solo che si tratta di un giovane dell’Est europeo, hanno salvato, rischiando la loro vita, come ben pochi avrebbero avuto il coraggio e la perizia di fare, un’intera famiglia di africani che stava annegando nella Sesia, proprio nel punto in cui, lo scorso 9 giugno, era purtroppo morto un giovane pakistano.
E’ il tratto della Sesia vicino al ponte ferroviario: si scende da una scalinata e molti vanno a prendere il sole. C’è il divieto di balneazione (un cartello per la verità seminascosto dal fogliame e scritto solo in italiano), ma molti pensano che esista solo perché l’acqua è inquinata; in realtà il divieto riguarda soprattutto la pericolosità di quel tratto di fiume: l’acqua sembra bassa, limpida e tranquilla. In realtà cela insidie letali: buche improvvise e correnti indomabili.
Biscaldi e Foglia, con altre persone, stavano prendendo il sole. Ad un tratto hanno sentito qualcuno urlare: erano un giovane uomo e una donna che chiedevano aiuto pr la loro bambina che, entrata nell’acqua bassissima, ad un certo punto è stata inghiottita da una buca. Oltre alla bimba, anche i genitori, che cercavano di soccorrerla, sembravano in evidente difficoltà. Biscaldi e Foglia non ci hanno pensato un attimo e sono entrati in acqua con una terza persona, appunto un giovane dell’Est europeo.
La lotta per vincere la corrente (che che due mesi e mezzo fa aveva già ucciso il giovane pakistano) è stata al limite dell’umano. Foglia e il giovane dell’Est sono riusciti, allo stremo delle forze, a strappare alle acque della Sesia la bambina e la donna; restava da soccorrere l’uomo, un vero gigante, che era già sparito nella buca: Biscaldi è andato sott’acqua dove non si vedeva niente ed è riuscito ad afferrare la canottiera dell’uomo, trasportando a riva con l’aiuto degli altri due soccorritori. L’uomo sembrava morto. E’ arrivato a tempo di record il 118 e ha concluso le operazioni di soccorso. Tutti salvi.
Al di là delle considerazioni che quel tratto di fiume debba essere segnalato assai più decisamente con segnali di pericolo in più lingue (perché i frequentatori sono ormai in stragrande maggioranza extracomunitari) resta l’esempio del coraggio di questi due vercellesi) e del terzo soccorritore) da additare all’intera città. I veri eroi, a Vercelli, oggi si chiamano Luigi e Ivan.
Edm






I nostri concittadini hanno rispettato il comandamento « Ama il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Ama il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipende tutta la Legge e i Profeti »
( Mt 22,37-40, su laparola.net. )”
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il comandamento vige .. ne più ne meno che il calcio-balilla .. ma ormai non è importante seguirlo sempre-sempre: https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2021/08/18/news/papa-francesco-i-comandamenti-non-sono-assoluti-1.40610780
Inutile, superfluo dire altro. Ognuno comprende, non c’è bisogno di esprimere commenti. Solo una “confidenza”: mi piacerebbe conoscere il nome del cittadino dell’Est europeo.
1. Ha voluto mantenere il proprio contributo del tutto anonimo?
2. S’era solo dimenticato di raccogliere/rilasciare le generalità… dimenticate?
3. Il suo nome era “impossibile” da trascrivere?
In fatti il suo nome è Stefan Raducu un ragazzo rumeno di 28 anni che si è buttato a salvare prima la bambina di 4-5 anni e poi è ritornato a salvare il padre, ma come anche lui era rimasto senza forze, ha chiesto aiuto ai altri due ,comunque la bambina è stata tirata fuori dal acqua prima che arrivassero i altri due ragazzi, ed è stato anche il quarto che è arrivato con un pezzo di ramo…però mi dispiace che si sono nominati sultano 2 quando loro erano in 4 …però ringraziamo il Dio che queste 4 anime hanno rischiato la lora vita per salvare le altre due vite in pericolo Padre è figlia…
Ciao tanta sadisfazione o avuto quando o letto il suo commento ano preso anche a me la carta di identità e nr di telefono ma si vede che non le ne frega niente, poi almeno se chiedevano alla famiglia informazioni di come è andata per dare delle spiegazioni chiare non buttare parole in vento giusto per… La MAMA non a negava chiedeva solo aiuto e la bambina l’avevo portata dalla sua mamma prima che arriva aiuto poi sono tornato a aiutare il papà e mi sono accorto che ero troppo stanco e sono tornato a riposare un po’ e o chiesto al mama di andare al ponte di chiemare aiuto e avevo paura per lui che io non potevo più tirarlo fuori e a secondi andava Soto mi sono girato e o visto i siniori e o avuto un grande sollievo o seguito su tg Vercelli perché volevo sapere se erano fratelli e quanti anni aveva la bambina dato che o due figlie da 10 anni e14 anni. Tutto sommato molto deluso di come l’anno raccontata era meglio non dire niente e a lei grazie mille per il pensiero.