Sulla costituzione del Comitato per il No all’impianto Enerver nell’area ex Polioli, e sui tentativi di farlo diventare qualcos’altro, abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo una lettere del segretario della Lega Nord Gian Carlo Locarni, tra i primi ad aderire alla proposta del Comitato fatta dall’avvocato Roberto Scheda.
Questa la lettera di Locarni:
Mio malgrado devo intervenire sulle affermazioni di chi intende partecipare al comitato contrario all’eventuale insediamento di un’impianto di trattamento della Forsu adiacente al centro abitato della città di Vercelli , certi appellativi denigrativi non li userò mai, ma vuol dare già indicazioni su come dev’essere tale comitato e di cosa si debba occupare.
Ebbene fatta salva la libertà di chicchessia di aderirne o meno a tale comitato, affermare cos’è e come ci si debba muovere non mi pare opportuno, in quanto certe convinzioni personali andrebbero prima discusse e concertate con gli altri soggetti che hanno manifestato l’intenzione ad aderire a tale comitato. Dispiace assistere all’ennesima confusione politico amministrativa da parte di chi rimane afferente ad un movimento che ha certificato già a livello governativo tale confusione. Se da una parte è comprensibile la preoccupazione dal punto di vista della salute da chi ha contezza dell’argomento, vedasi la Dottoressa Torazzo afferente al gruppo Siamo Vercelli, non altrettanto rimane comprensibile chi vorrebbe fare una sorta di “macedonia” ambientale creando confusione e sopratutto ,a mio umile parere, depotenziando l’azione del comitato stesso.

Il comitato No Forsu nasce da un’unanimità d’espressione politico cittadina, il mero tentativo di includere qualsivoglia argomento ambientale rimane deleterio. Nessuno vieta a nessuno di essere pro o contro qualcosa ma altrettanto, senza confronto antecedente, nessuno può arroccarsi il diritto di dare linee pre confezionate ad altri. Ribadendo il no all’impianto di Forsu adiacente al centro abitato rimango convinto del confronto e non del subire decisioni altrui.
Il sottoscritto sarà sempre mosso da una coscienza ambientalista ragionata e mai ortodossa, ricordo che l’ortodossia ambientalista è colei che ha di fatto bloccato lo sviluppo ecosostenibile dell’industria italiana dagli anni 70 ad oggi. Il mio ruolo di garanzia istituzionale non può dar adito a nessuno, seppur mosso da buoni propositi, di farne uso proprio per eventuali battaglie condivise o meno ma non concertate.
Gian Carlo Locarni