Ultimi giorni di campagna elettorale quando, come si dice in certi contesti, “vale tutto, o quasi”. Una situazione, però, che diventa poco simpatica se la sfida, o l’errore, arriva dal partito di propria appartenenza.
Potrebbe essere questo ciò che ha pensato il candidato alle elezioni europee per + Europa, il vercellese Gabriele Molinari, quando si è visto ricoprire i propri manifesti elettorali, con quelli della leader del suo stesso partito: Emma Bonino.
Il condizionale “potrebbe” è d’obbligo perché Molinari su questa vicenda non ha detto una parola, non ha voluto commentare. Ma la cosa, è curiosa lo stesso. Perchè in un Tweet sulla sua pagina ufficiale, la stessa Bonino scrive “Alle elezioni europee, nella circoscrizione dell’Italia Nord Occidentale, vota per Benedetto Della Vedova e Silvja Manzi. Un voto per loro è un voto per me”, dimenticandosi del “ricoperto” Molinari.
Due prove, di certo, come insegna Poirot, non bastano per fare un colpevole, e sicuramente le dinamiche nazionali di un partito a voltre travolgono le attenzioni locali, anche inconsapevolmente. quindi forse è un po’ troppo pensare male elucbrando sul fatto che la campagna per le europee di Molinari, che ha percorso in lungo e in largo Piemonte, Val d’Aosta, Liguria e Lombardia, ossia le regioni che compongono la circoscrizione Nord Ovest, avesse potuto in un qualche modo irrigidire chi manovra, anche in un partito liberale come + Europa.
Però, se il giovane Molinari da Vercelli, che aveva incassato anche l’endorsment pesante di Philippe Daverio in un video su Facebook (link qui), in cui il noto storico ed esponete di spicco di + Europa invita esplicitamente a votarlo definendolo “Una delle nostre speranze”, si vede ricoperto e “scordato” dall’iconca Emma, vien da pensare, questa volta sì, che le sfide europee per i nuovi eletti inizino ben prima di varcare la soglia del parlamento “azzurrostellato”.
