Consiglio comunale deserto, neanche la maggioranza in aula

Aula deserta questa sera in Consiglio a Vercelli

Vercelli – Aula completamente deserta questa sera in Consiglio comunale a Vercelli, con la seduta che era stata convocata per la surroga dei consiglieri comunali di maggioranza dimissionari (si tratta di Maria Pia Massa, Pier Giorgio Comella, Giordano Tosi a cui si sarebbe dovuto aggiungere, in un’altra seduta,  anche la surroga di Donatella Capra). Non si è presentato nessun consigliere di maggioranza, che non avrebbe comunque avuto i numeri per iniziare visto che ormai è ridotta a soli 13 consiglieri mentre il numero legale è fissato da Statuto in 14 unità, e non erano in aula nemmeno i consiglieri di opposizione. Un fatto che, forse, non era mai accaduto a Vercelli e che cristallizza lo stato di cirsi in cui si sta muovendo l’Amministrazione di Maura Forte.

L’opposizione nel tardo pomeriggio, prima del Consiglio, aveva convocato una conferenza stampa nella quale, presenti Alessandro Stecco (Lega), Massimo Materi (Forza Italia), Enrico Demaria, Stefano Pasquino e Maurizio Randazzo (VercelliAmica) Gianluca Zanoni, Luca Simonetti, Renata Torazzo (SiAmo Vercelli) e Michelangelo Catricalà (Movimento 5 Stelle) insieme ai rappresentanti politici Antonio Prencipe e Gian Carlo Locarni, avevano dato il “game over” alla Giunta Forte invocando le dimissioni del Sindaco e l’arrivo di un commissario prefettizio, assicurando poi che non si sarebbero più presentati in aula fino a che la maggioranza non fosse riuscita a far iniziare i lavori.

Alcuni dei consiglieri di minoranza in conferenza stampa

“Nessun commissario prefettizio potrebbe mai fare più danni di quelli causati da un’amministrazione che non ha i numeri per andare avanti e che sta paralizzando la città” hanno detto i consiglieri, con  Demaria che ha aggiunto: “abbiamo virtuosi esempi di commissari che hanno governato benissimo. Santi Corsaro fece cose importanti, utili ancora oggi alla nostra città. E il solo Comune della zona ad avere un regolamento acustico è Trino e lo fece l’allora commissario Raffella Attianese. Dunque non è vero che il commissariamento sarebbe un danno per Vercelli”.

Stasera, dunque, seduta aperta alle 20,30 come da convocazione, presenti solo il Presidente Michele Gaietta, il segretario comunale Pavia e i due dirigenti Ferraris e Prandi, poi un’ora di attesa e, dopo il surreale appello a vuoto, la chiusura per mancanza totale dei consiglieri.

A venti giorni dal Consiglio in cui si dovrà approvare il Bilancio (la scadenza è fissata per il 31 marzo) la seduta di oggi, a meno di nuovi colpi di scena, potrebbe anche essere l’ultima di questa travagliata amministrazione, anche se Gaietta, annunciando che le dimissioni di Donatella Capra erano state protocollate oggi, ha detto che entro dieci giorni sarà convocato un nuovo Consiglio, stavolta con tutte e quattro le surroghe.

E in serata è arrivata anche la spiegazione da parte di Costantino Zappino dell’assenza in blocco della maggioranza: “visto che si deve decidere delle quattro surroghe e quell di Donatella Capra è stata protocollata solo oggi, è più logico farle tutte insieme tra 10 giorni quando ci sarà un nuovo Consiglio”. Nuovo Consiglio nel quale la Forte forse potrebbero svelare l’ultimo suo asso nella manica, cioè un parere del Ministero che sarebbe arrivato a Vercelli da tempo, che avvallerebbe la validità del numero legale per l’inizio seduta a 11 consiglieri presenti. Se così fosse il Sindaco potrebbe rivedere comparire una maggioranza una volta approvate le surroghe. Ma per l’opposizione far partire il Consiglio con 11 consiglieri sarebbe una palese violazione dello Statuto. Si profilano altri giorni di tensione per la travagliata amministrazione Forte.

 

 

l. a.

 

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