Il progetto dell’Asl di Vercelli “Dedalo Volare sugli anni” ha ottenuto un prezioso riconoscimento in ambito nazionale, in occasione del forum PA 2018. Il progetto, dedicato all’invecchiamento sano e attivo, è stato giudicato il miglior progetto per l’ambito Salute e Welfare TRA I 100 Migliori progetti candidati al premio PA sostenibile, organizzato da FPA in collaborazione con ASvis.
“Dedalo volare sugli anni” è una iniziativa di educazione e cultura in materia di salute e benessere promossa dall’Asl di Vercelli, con la Collaborazione del Comune di Vercelli e dell’Università del Piemonte Orientale. A coordinare il progetto il prof. Fabrizio Faggiano, Responsabile del Programma Osservatorio Epidemiologico dell’Asl di Vercelli.
“Non a caso è stato scelto il mito di Dedalo: il saggio padre che, al contrario del figlio Icaro, sfruttò l’ingegno e la prudenza per godere più a lungo di una vita sana e attiva, riuscendo così a “volare sugli anni” spiegano dall’Asl -. Un progetto che nasce anche dalla volontà di mettere ordine, in un momento storico in cui da più parti vengono fornite indicazioni per migliorare la salute, spesso confuse e contraddittorie. Da qui la necessità di tracciare una “strada” per riconoscere le informazioni8 realmente utili e scientificamente corrette per adottare stili di vita sani, per rimanere sani ed attivi, o, se malti, riducendo l’aggravamento di patologie croniche e il rischio di ricoveri”.
Quattro le direttrici contemplate: quattro percorsi all’interno dei quali ci si potrà indirizzare che puntano a la buona alimentazione, muoversi insieme, la meraviglia e lo stupore, la riscoperta del territorio.
“Siamo molto orgogliosi di questo riconoscimento – ha sottolineato il direttore generale Chiara Serpieri – un premio che arriva a distanza di poche ore da un’altra importante e significativa attribuzione: il terzo posto al concorso Piemonte Innovazione 2018 per il progetto sull’anagrafe della fragilità. Sono attestazioni che valorizzano l’impegno dell’Azienda e di tutti gli operatori coinvolti nel costruire percorsi di assistenza che non solo mirano al trattamento della cronicità e al supporto integrato, ma incidono anche sulla prevenzione e sugli stili di vita. Questo valorizza la vocazione di una Asl che deve rispondere alle richieste di salute primarie dei suoi utenti, costruendo reti virtuose di collaborazione con le istituzioni del territorio”.





