Il Leghista Stecco si toglie dalla corsa a Sindaco. Centrodestra in cerca d’un nome

Il Capogruppo in Comune della Lega, Alessandro Stecco, non si candiderà per la corsa alla carica di Sindaco di Vercelli. Lo ha annunciato su Facebook l’onorevole Paolo Tiramani e lo ha ribadito lo stesso Stecco in una intervista su La Stampa, firmata da Roberto Maggio.

 

Il “no” ad una candidatura che da mesi, in realtà, la Lega dava quasi per scontata, arriva per gli impegni professionali sempre più pressanti di Stecco, medico, docente e ora coinvolto anche in importanti progetti scientifici. Fattori che di fatto rendono incompatibili le due cose. Va ricordato che l’attività professionale di Stecco è molteplice: professore associato in Radiologia, direttore della scuola di specializzazione in Radiodiagnostica e direttore della struttura semplice di Neuroradiologia nell’azienda ospedaliera Maggiore di Novara, oltre all’impegno al dipartimento di Medicina traslazionale dell’Upo.

 

Scrive Tiramani su Facebook: “Nel 2014, per far rinascere la Lega a Vercelli, ho puntato tutto su Alessandro Stecco, militante di lunga data, stimato medico e mio amico personale. In questi cinque anni è stato il migliore consigliere comunale di opposizione ed è cresciuto professionalmente diventando Professore Universitario associato. Vercelli l’avrebbe meritato come Sindaco senza se e senza ma, purtroppo una vecchia legge nazionale del 1980, nonostante la poca chiarezza e i nostri pareri legali gli impediscono un impegno diretto per la città. La Lega grazie al suo lavoro è rinata e le sue competenze non andranno disperse. Grazie Alessandro abbiamo bisogno di te a tutto campo”.

 

Spiega poi Stecco a La Stampa: “A fine settembre, mi è stata chiesta dal segretario provinciale Paolo Tiramani e dal capogruppo alla Camera Riccardo Molinari la disponibilità a presentarmi come candidato. Ho chiesto tre mesi per valutare gli aspetti lavorativi e la compatibilità, anche perché mi sono appena lanciato in progetti di ricerca medica in campo internazionale, e lasciarli rappresentava un problema”. La valutazione è stata alla fine negativa e Stecco è stato costratto a dire “no grazie”.

Ora si apre, dunque, una nuova partita per la Lega, ovviamente nell’ambito del centrodestra, alla ricerca di un candidato sindaco che soddisfi tutti gli schieramenti. Già, perché, nella coalizione, che logicamente attende anche indicazioni sugli assetti che si comporrano per quel che riguarda la competizione per il governo della Regione, le idee non sono ancora chiare. Da un lato, ad esempio, il nome dell’ex Sindaco Andrea Corsaro, circolato qualche settimana fa, sconta il diniego soprattutto dei leghisti, riottosi a un suo ritorno in Municipio; dall’altro pare che una delle ipotesi sia l’idea, e si tratta solo di voci che circolano per ora, di una candidatura dell’attuale presidente della Provincia Carlo Riva Vercellotti, abile nell’avere buoni rapporti con tutti. La sensazione, però, è che la partita sia ancora del tutto aperta e le carte sul tavolo siano ancora molte. Ad esempio vi è la voce che vuole, in ambito leghsita, la possibilità che spunti anche un outsider, e tra questi c’è chi sussura il nome dell’avvocato vercellese Alberto Villarboito. Si vedrà.

 

 

Per ora i candidati reali, pronti e dichiarati, per la carica di Sindaco sono tre: l’avvocato Roberto Scheda per Vercelli Amica, la lista civica che espresse lo scorso competitor della Forte in ambito centrodestra (Enrico De Maria), conosciuto uomo d’esperienza sul quale in ogni caso rimane aperto anche il discorso di come possa incardinarsi la sua corsa con quella della coalizione di centrodestra; Michelangelo Catricalà per il Movimento Cinque Stelle, che è già in piena campagna elettorale tanto che ha avviato gli incontri con i cittadini nei vari rioni; e il Sindaco uscente Maura Forte la cui conferma alla ricandidatura è arrivata dal Pd circa una decina di giorni fa.

 

 

l.a.

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