Domani sarà una indimenticabile giornata per il Lupo Bianco, quella che Carlo Olmo attendeva fin da quando, grazie ad un’idea dell’amico e attore Diego Camilleri, fatta propria dalla sceneggiatrice Stephanie Beatrice Genova e poi sviluppata dal regista Tony Gangitano, per la Cinema Set di Antonio Chiaramonte, è partito il progetto del film Lupo Bianco.
Dopo una primissima proiezione riservata, a Venezia nella sala d’essai Giorgione, il film interpretato, tra gli altri, da Sebastiano Somma, che impersona Olmo, e Remo Girone, arriva domani, domenica, in una sala pubblica, il Movie Planet di Borgo Vercelli: sarà proiettato a partire dalle 10,30, ma, prima, Olmo riceverà anche il prestigioso riconoscimento di “Vercellese dell’anno” per il 2020 messo in palio, fin dal 1962, dalla Famijia Varsleisa.
Anche l’anteprima del film girato nello scorso giugno a Vercelli e in altre località della provincia (Caresanablot, Caresana, Prarolo, Santhià, Desana) sarà forzatamente ad inviti (circa 400) ma poi, nei primi mesi del prossimo anno, dopo il circuito del Miur, che consentirà a circa 3 milioni e mezzo di studenti di vederlo, l’opera entrerà nella normale programmazione cinematografica.
Olmo è commosso ed emozionato: “Non ci sono parole per esprimere ciò che sento in queste ore. Un grazie di cuore a chi si è speso e si sta spendendo nell’organizzazione dell’evento, in modo particolare all’amministrazione comunale di Borgo Vercelli con il sindaco Mario Demagistri in testa”. Ricordiamo che la multisala del circuito Movie Planet rientra nel territorio del Comune di Borgo Vercelli. Olmo sarebbe stato felice di mostrare l’anteprima a Vercelli, ma la pur bella e accogliente sala dell’Italia, in piazza Pajetta, non avrebbe potuto contenere il numero indispensabile di invitati che, ricordiamolo, assommano a quattrocentotrenta. Domani, non una, ma ben tre sale del Movie Planet saranno messe a disposizione dell’evento. L’ingresso sarà regolato dal green pass e durante la proiezione, visto che la capienza è stata allargata con l’abolizione del distanziamento, sarà obbligatorio indossare la mascherina.
Il film diretto da Tony Gangitano arriva a Borgo Vercelli forte del premio per il sociale conquistato alla Mostra del Cinema di Venezia, l’International Starlight Cinema Award, riconoscimento che ha consentito a Olmo, con il produttore e il regista, di calcare il red carpet della Mostra Internazionale del Cinema.
All’anteprima di domani saranno presenti molti medici, alcuni dei quali appaiono anche nel film interpretati da attori famosi: Sergio Scarrone, ad esempio, ha il volto di Gaetano Aronica, e il figlio di Olmo, Emanuele “Cielo” interpreta la figura di un medico di corsia (le scene sono ambientate all’interno dell’ospedale Sant’Andrea) che viene colpito dal Covid sotto lo sguardo atterrito di una collega impersonata da Francesca Rettondini.
E’ tale il legame tra Olmo e la classe medica e infermieristica (nessuno ha dimenticato il clamoroso “Grazie” collettivo del personale del Sant’Andrea nella giornata del 27 aprile 2020) che, oltre a far sì che nel film comparissero a venissero citati alcuni medici-simbolo della lotta al Covid (come appunto Scarrone, Sergio Macciò e Pier Giorgio Fossale), Olmo, d’intesa con la produzione, ha deciso di dedicare l’opera ai tre dottori morti durante la pandemia, mentre stavano curando i loro assistiti: Luciano Bellan, Franco Barillà e Giovanni Canavero.
L’ennesimo, bellissimo gesto di Carlo Olmo, Cavaliere Bianco del Coronavirus e Vercellese dell’anno 2020.
