Lega, Locarni: “La salvaguardia ambientale non sia solo un pretesto per manifestazioni che non propongono soluzioni”

Gian Carlo Locarni

Riceviamo e pubblichiamo

Gentile Direttore,

Stiamo vivendo in un contesto socio economico abbastanza difficile, servirebbe concertazione a tutti i livelli sociali ed amministrativi nonché di governo, per intraprendere un percorso univoco indirizzato alla risoluzione dei problemi e ci si aspetterebbe una presa di coscienza da parte di tutti. Invece ci troviamo nel dover affrontare due situazioni che sebbene sembrerebbero distanti fra loro hanno diversi punti che le accomuna. Mi riferisco al movimento di quei giovani pseudo ambientalisti i quali usando le questioni ambientali in maniera ortodossa, minano la libertà delle altre persone senza porsi il dubbio di ledere anche economicamente quest’ultime, si pensi ai blocchi stradali sulle arterie viarie principali in diverse città. Senza dimenticare il deturpamento con conseguente spesa per riportarlo allo stato dell’arte pregresso, dei vari monumenti pubblici. Più che parlare di eco ansie bisognerebbe sottolineare l’ansia di coloro che si trovano ad aver a che fare con questi personaggi. Se questo non bastasse come non sottolineare l’attività, che definire terroristica non rimane allarmistico, di coloro che avversi alla TAV protestano in maniera delinquenziale. Sedicenti ambientalisti che lanciano sassi e molotov incendiando, dimenticandosi il potere inquinante di tali incendi, quello che trovano sul proprio cammino.
Cosa accomuna qualcuno potrebbe chiedersi questi due movimenti, la risposta rimane molto semplice ovvero usare lo scudo delle tematiche ambientali senza proporre alcuna soluzione né nel medio e né nel lungo periodo. Un’azione di entrambe le fazioni che in molti casi inquina di più della loro stessa lotta all’inquinamento, una ricerca di visibilità per dei movimenti che non dovrebbero essere presi in considerazione visto gli atteggiamenti al di fuori della legge. Fermo restando la legittima azione di protesta di coloro che si sentono non rappresentati dai diversi percorsi intrapresi, tale azione viene sminuita da questi incivili da una parte e delinquenti dall’altra. Protestare, proporre, il tutto all’interno di un sistema democratico rimane per l’appunto il sale della democrazia, rimango convinto che chiunque abbia sensibilità ambientale e chiunque ricopra a qualsiasi livello incarichi amministrativi o di governo, debba necessariamente prendere le distanze da queste violenze. Intraprendiamo tutti insieme un percorso di ambientalismo pragmatico, rinnovando l’auspicio a un sano e sereno confronto ognuno con i propri dati e le proprie convinzioni, per arrivare a un’azione il più condivisa possibile senza ansie e senza azioni delinquenziali alcune.

Gian Carlo Locarni
Responsabile ambiente
Lega Salvini Piemonte

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1 commento

  1. Come al solito Locarni affronta ogni problema con pacatezza,
    e propone con persin eccessiva cautela il proprio punto di vista.
    Difficile dargli torto, tuttavia un ulteriore piccolo distinguo lo farei:
    1. mentre sui moderni ambientalisti la miccia è stata posta
    da sedicenti ambientalisti globali alla Bill Gates,
    che non vogliono purificare il mondo
    ma solo gestirlo e procrastinare la caduta
    degli attuali padroni (ormai .. in “caduta libera”)
    2. nel caso della Tav .. son cose vecchie (rese nuove: v- 1.)
    si tratta di vedere se chi vive su un territorio
    può porre o meno il proprio veto
    per dei lavori dichiarati “indispensabili” allo sviluppo internazionale ..
    .. ammesso che non si tratti di doppioni del tutto inutili
    soprattutto per l’Italia (a parte qualche affarista in transito)
    che non ha alcun interesse ad avvicinare la Francia al resto d’Europa
    .. oppure, al massimo, “necessario” a quialche nostro ministro
    perchè possa raggranellare la sua meritata Legion D’Onore
    (con proprio disonore).
    ..
    Tutti i nomi dei politici italiani che hanno lavorato per gli interessi della Francia.https://www.francescoamodeo.it/tutti-i-nomi-dei-politici-italiani-che-hanno-lavorato-per-gli-interessi-della-francia/

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