L’avvocato Gianella ci scrive: “Ecco come si sono svolti i fatti del 28 ottobre al Centro sportivo Maglione”

 

Dallo studio dell’avvocato Alberto Gianella, riceviamo e pubblichiamo

Egregio Direttore,

scrivo in riferimento a quanto avvenuto lo scorso 28 ottobre, presso il Centro Sportivo Renzo Maglione di Vercelli.

La persona coinvolta e descritta quale aggressore si è a me rivolta, in quanto si ritiene – e per quanto esporrò, a ragione – vittima due volte. Vittima di un’aggressione gratuita, e vittima di una falsa rappresentazione della realtà a scapito della sua dignità.

Su tale episodio (la rissa tra genitori), la società “Lupetti Bianchi” ha diffuso un comunicato che, pubblicato da organi di informazione, riporta i fatti distorti ed opposti alla realtà.

Infatti: viene riferito di una persona “In palese stato di alterazione alcolica” (precisazione che compare più volte), che avrebbe aggredito, senza alcun motivo e, addirittura, con una testata, un genitore di uno dei ragazzini della squadra dei Lupetti Bianchi. Subito dopo, la stessa persona, sempre secondo quanto affermato da tale società, avrebbe aggredito anche la moglie di questo genitore, intervenuta per “provare a calmare la situazione”.

Orbene, questi, invece, i fatti, come confermati da numerose persone che vi hanno assistito:

La persona accusata di essere “in palese stato di alterazione alcolica” stava tranquillamente guardando la partita, ove partecipava il proprio figlio (nella squadra del Canadà);
Come spesso accade in simili occasioni, accompagnava alcune azioni della squadra del proprio figlio con una trombetta (la classica trombetta da stadio); questo avveniva in maniera del tutto sporadica. Ma, soprattutto, tale circostanza era legata al ricordo dell’altro figlio, giovane calciatore, deceduto in giovanissima età nel 2012; ovvero, durante le partite in cui giocava il figliolo che non c’è più, il mio Cliente soleva farsi sentire con questa trombetta e tale abitudine era amata dal piccolo che, probabilmente, così sentiva ancor di più la presenza del papà.
Non vi era alcun “palese stato di alterazione alcolica”.
Del tutto improvvisamente e, soprattutto, senza alcun motivo, veniva violentemente aggredito da dietro da colui che, in seguito, ha cercato di farsi passare per “aggredito”.
A causa di tale aggressione, nasceva una colluttazione, che veniva poi sedata dalle Forze dell’Ordine, prontamente intervenute.
Successivamente, il vero aggredito veniva trasportato al locale Pronto Soccorso, dove,medicato e curato, veniva dimesso in pari data.

In riferimento a quanto avvenuto è stata sporta formale denuncia contro ignoti, in quanto il mio Assistito non è stato neppure in grado di capire chi lo avesse aggredito.

RingraziandoVi per l’attenzione e la cortese disponibilità, invio

Cordiali saluti.

Avv. Alberto Gianella

 

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2 Commenti

  1. Come sempre il primo che parla ha .. giornalisticamente ragione ..
    poi, qualche volta, si deve rettificare un po’ .. e la Verità diventa meno
    nitida,
    i buoni o buonisti per antonimasia appaiono per qual che (forse)
    realmente sono .. dispiace per gli innocenti lupetti bianchi
    che, ignari di ogni acadimento, ora appaion .. “piuttosto” grigi
    per colpa dle capo-branco?!???
    ..
    Una zebra a pois nella riserva del Masai Mara in Kenya
    https://www.youtube.com/watch?v=IafFFbnslCQ
    1-c.

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