L’assessore Roberto Rosso “rottama” 29 leggi regionali “inutili”

L’assessore alla delegittimazione Roberto Rosso, ha annunciato un primo consistente taglio alle leggi regionali con l’approvazione in giunta del disegno di legge che, una volta varato dal Consiglio, cancellerà di colpo 29 leggi e ne modificherà 23. Sono 9 i testi che spariranno in tema di Turismo, 4 relativi alla Programmazione, uno ciascuno per Enti Locali e Agricoltura e ben 14 le leggi abrogate in materia di Bilancio.

Materialmente, un po’ come fece diversi anni fa il Ministro Calderoli, Rosso assieme al Presidente della Regione Cirio porterà le leggi “rottamate” al macero domani in mattinata convocando la stampa. Si tratta di norme che “non vengono finanziate da 30 o 40 anni, e nessuno si ricorda che esistono – come spiega il Presidente Cirio -. Non hanno alcun senso, se non quello di vietare qualcosa a sorpresa quando salta fuori un funzionario particolarmente ferrato nei cavilli che di fronte a una pratica dice: quella cosa non la puoi fare, lo dice una legge di 35 anni fa”.

“Imprimere un‘altra velocità al Piemonte vuol dire anche accelerare e facilitare i cittadini e non essere per loro fonte di impedimenti, pastoie e problemi. Meno leggi e testi più comprensibili sono una risposta a questa necessità. E noi abbiamo incominciato a darla” ha dichiarato Roberto Rosso, sul sito Lo Spiffero.

Si tratta di una sfida, ha aggiunto Rosso, “lanciata in campagna elettorale da Alberto Cirio: ridurre di almeno di un terzo, puntando alla metà, le attuali 916 leggi in vigore. Questa volta siamo partiti nella maniera giusta e abbiamo ben chiari i passaggi necessari per un lavoro che connoterà questa legislatura”.

Pochi e chiari i principi dell’operazione taglia-leggi. “Innanzitutto non si potrà dotarsi di una nuova legge se contestualmente non verrà abrogata quella o quelle precedenti, salvo particolari eccezioni – spiega Rossi su Lo Spiffero -. Questo è un criterio di cui mi parlò, una ventina di anni fa, Raffaele Costa quando era in predicato di essere nominato ministro della Semplificazione, posto al quale andò poi Franco Frattini. Un criterio in grado di assicurare che in futuro non si accumulino norme sullo stesso argomento, creando confusione e talvolta conflitti”.

L’altro punto su cui si basa la riforma è il crescente utilizzo dei testi unici: “in questo modo si accorpano più leggi in un solo strumento normativo – concluse Rosso – Inoltre abbiamo previsto che qualsiasi modifica dei testi unici debba avvenire al loro interno e non con nuove norme a parte”.

Sempre su lo Spiffero si legge: un ulteriore passaggio, tutt’altro che semplice anche se all’apparenza banale, riguarderà la comprensibilità dei nuovi testi: “Chiediamoci perché la Costituzione la possono comprendere tutti e invece una legge anche semplice risulta ai più ostica. Bisogna cambiare e in questo i nostri uffici avranno un compito molto importante”. Per l’operazione disboscamento ha previsto quattro tavoli, uno per ciascuna sulle principali tematiche: Urbanistica e Ambiente, Attività Produttive, Agricoltura, Sanità.

Ogni tavolo potrà avvalersi del supporto dei rappresentanti di coloro che sono i principali fruitori delle norme e dei servizi della Regione, dalle associazioni di categoria, alle imprese, dalle cooperative al terzo settore, agli ordini professionali, chiamati a partecipare attivamente ai lavori e a dare indicazioni concrete e segnalazioni su come rendere più snella la macchina burocratica. A supporto dell’iniziativa anche il Csi, Torino Wireless e UnionCamere.

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

1 commento

  1. L’assessore alla delegittimazione sarà dotato di un “ufficio iconoclasti”?… orwelliano almeno quanto i mitici “incartatori” (delle caramelle Sperlari).

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here