L’assessore regionale Poggio sull’ipotesi di restrizioni di orari per pubblici esercizi: “Ipotesi nefasta e inutile nella lotta al contagio”

L'assessore regionale Vittoria Poggio

Una bocciatura senza appelli di eventuali nuove misure restrittive nei confronti di attività commerciali e di ristorazione che pare il Governo voglia introdurre con il Decreto in programma il prossimo 7 ottobre, arriva dall’assessore Regionale al Commercio Vittoria Poggio.
In una nota diffusa oggi l’assessore Poggio definisce le anticipazioni su tale provvedimento del Governo come idee “nefaste” che non produrrebbero alcun risultato nella lotta alla diffusone del virus, ma potrebbero danneggiare irreparabilmente un settore e centinaia di commercianti e ristoratori.

Scrive l’assessore Poggio: “L’ipotesi di una chiusura alle 23 dei pubblici esercizi come bar, ristoranti o birrerie potrebbe avere due effetti: non contenere la diffusione del virus che come tutti sanno non ha orari, e in compenso danneggiare seriamente un settore già duramente colpito”.

Raccogliendo le preoccupazioni della categoria, l’assessore Poggio invita dunque il Governo a un ripensamento. “Al momento sono voci, negozianti ed esercizi commerciali sono già impegnati a far rispettare le misure di sicurezza e per questa ragione mi auguro che a Palazzo Chigi prendano tempo e riflettano per non trasformare quella che oggi è un’ipotesi in un provvedimento nefasto che si può evitare semplicemente rispettando le regole a cui siamo già sottoposti per evitare la diffusione del Covid-19”.

Al Governo l’Assessore chiede, infine, di attivare leve economiche per sostenere i titolari dei locali di intrattenimento al momento rimasti fuori dai programmi di sostegno statali. «Noi come Regione Piemonte abbiamo fatto la nostra parte consegnando ai titolari delle discoteche 2.500 euro a testa a fondo perduto. In Conferenza Stato Regioni eravamo rimasti d’accordo che successivamente sarebbe intervenuto anche il Governo, che però stiamo ancora aspettando. Se non si farà in fretta qualcuno dovrà assumersi la responsabilità di avere contribuito a cancellare un’intera categoria produttiva».

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here