L’Asl raddoppia i giorni dell’Isi, il Servizio di assistenza agli stranieri. Cruciale il ruolo di Olmo

 

Questa mattina il direttore generale dell’Asl Chiara Serpieri ha firmato il raddoppio del Servizio Isi (Informazione Salute Immigrati) che, adesso, dopo la riattivazione post Covid, veniva garantito agli stranieri che, trovandosi solo temporaneamente nel nostro Paese, non possono registrarsi al Servizio sanitario nazionale e quindi, tra le tante altre cose, avere ad esempio, un medico di famiglia.

Carlo Olmo

Già si erano levate alte proteste, da parte delle associazioni umanitarie che assistono queste persone perché, durante il lockdown, questo servizio era stato sospeso, a differenza di quanto era avvenuto in Piemonte, ma le cose non erano migliorate di molto, alla riapertura (all’inizio di giugno) perché sta funzionando una sola mattina alla settimana, il martedì, e viene subito chiuso quando si raggiungono le dieci prenotazioni. Cosicché, per fare un esempio, un immigrato che ha il mal di pancia e non riesce ad entrare nei dieci deve ripresentarsi sette giorni dopo oppure rivolgersi al Pronto soccorso.

Dal problema si era interessato anche Carlo Olmo, nella famosa call conference del 9 luglio con la dottoressa Serpieri, durante la quale il Cavaliere Bianco del Coronavirus, aveva segnalato anche questo tra i vari problemi ancora aperti nel post-emergenza Covid. E questa mattina il direttore generale ha comunicato a Olmo di aver firmato l’ordinanza con cui raddoppia i giorni del Servizio. Nelle prossime ore dovrebbero essere comunicate ufficialmente le modalità a favore degli utenti.

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