L’Asl: “Il Pronto soccorso di Borgosesia non è mai rimasto sguarnito di medici”

 

In merito al problema segnalato l’altro giorno dal parlamentare e sindaco di Borgosesia Paolo Tiramani, abbiamo ricevuto questo nota dall’Asl, che volentieri pubblichiamo:

 

“In riferimento a quanto accaduto ieri presso l’ospedale di Borgosesia riteniamo necessario precisare che il pronto soccorso  non è mai rimasto sprovvisto di medici e sono sempre state garantite le condizioni di sicurezza necessarie. La giornata di venerdì è stata la prima dall’avvio del servizio di esternalizzazione per i turni notturni del pronto soccorso. 

Quanto accaduto è frutto di un equivoco legato a una informazione sbagliata fornita dalla società al medico incaricato di effettuare il turno. Non appena accertato l’errore è stato subito disposto il trasferimento a borgosesia dove comunque era presente una delle dottoresse di ruolo che si è fermata ad aspettare il collega per un’ulteriore ora per fornire tutte le informazioni e le consegne del cambio turno. L’Asl di Vercelli – anche su indicazione della Direzione del Pronto Soccorso – proprio perché competenza e sicurezza sono prioritari – ha integrato un ulteriore turno di 4 ore in primo mattino con medici appartenenti alla struttura Mecau per fare in modo che eventuali pazienti più  complessi, valutati nel corso della notte, possano essere rivalutati ulteriormente con un maggiore confronto tra specialisti. Tale servizio si rivela altresì utile proprio nel periodo invernale in cui il numero di accessi è più elevato.

Dal 2017 al 2019 sono stati banditi 3 concorsi e 3 bandi di mobilità per ricercare medici d’urgenza; da queste procedure sono scaturite 5 assunzioni e alcuni dei medici reclutati oggi prestano servizio a Borgosesia. Un ulteriore bando è in corso di espletamento, per 5 posti a tempo indeterminato, per Borgosesia e Vercelli.  È evidente, tuttavia, la difficoltà di avere ai concorsi un numero elevato di partecipanti e ciò perché – come richiamato costantemente anche a livello nazionale – non vi è un numero sufficiente di specialisti. Un tema dibattuto da tempo a cui quest’anno vi è stata una risposta sul fronte dell’offerta formativa con un incremento in tutti gli  atenei italiani del numero di borse di specializzazione in medicina d’urgenza.

Per formare un medico d’urgenza sono necessari 5 anni quindi il problema attuale di carenze potrà essere definitivamente risolto solo tra un po’ di tempo.  È stato calcolato che solo in Piemonte al momento mancano 150 medici d’urgenza. In questi anni  l’Asl di Vercelli – a differenza di altre aziende regionali – è riuscita a mantenere il servizio con il solo personale interno, proprio in virtù del rispetto della competenza e anche della persona, inclusa la vita privata. La scelta di ricorrere ad una società  esterna si è resa oggi l’unica opportunità per assicurare una corretta turnazione.

Per far sì che il nostro personale potesse lavorare al meglio, in condizioni di maggiore riposo e tranquillità, è stato previsto che il servizio con medici esterni sia concentrato solo nei turni notturni, i più faticosi dal punto di vista mentale, anche se i più tranquilli dal punto di vista del carico di lavoro. Ribadiamo che non sono mai mancate le condizioni di sicurezza per  assicurare ai pazienti l’assistenza di cui hanno bisogno e che la popolazione può rivolgersi con fiducia al nostro presidio. 

Valeria Arena

Comunicazione e Ufficio Stampa
Asl Vercelli
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