L’albero crollato in corso Italia non aveva praticamente più radici

Il tronco del Celtis Australis che i vigili del fuoco hanno rimosso mostra chiaramente l’immagine di un albero che non aveva letteralmente più radici. Lo hanno visto in tanti e sono stati in tanti a scriverlo a TgVercelli, facendocelo notare, anche fior di esperti.

E pensate che il Celtis Australis viene chiamato “spaccasassi” proprio perché ha radici in grado di piantarsi solidamente nel terreno: ma per quanto riguarda quello che è crollato oggi in corso Italia, in un’ora di punta (poteva essere una strage, per automobilisti o pedoni), non aveva proprio più nessuna radice attaccata al tronco come se un boscaiolo le avesse recise: evidentemente era ormai minato, da anni, da una grave malattia.

Quindi bisogna capire se in tutti questi anni siano state avviate, e con che frequenza, le famose  analisi visive (le Vta: Visual Tree Assessment) e strumentali su un viale alberato frequentatissimo anche da moltissimi studenti. Ovviamente parliamo di questo viale, ma anche di tutti gli altri, non dimenticando anche ciò che accadde in viale Rimembranza nella notte tra il 29 e il 30 ottobre 2018 (quando due alberi crollarono travolgendo alcune auto parcheggiate) e, tornando corso Italia, quanto avvenne diversi anni fa quando un ippocastano franò quella volta sul viale, non per la strada.

Sul fatto di oggi è assolutamente urgente che il Comune dia risposte chiari, urgenti e possibilmente  rassicuranti ala cittadinanza, citando le date delle ultime analisi visive e strumentali: perché oggi, davvero, si è rischiata una vera catastrofe. E, probabilmente, viste le condizioni di quel tronco, la neve c’entra davvero poco, per non dire nulla.

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1 commento

  1. Senza radici, prima o poi si crolla. Ora Tutti se ne sono accorti (grazie anche a tgvercelli) e basta guardare le foto.. facciamolo noi il “Visual Tree Assessment” (!!!?) MA non solo per gli alberi … sembra paradigmatico di tutta la nostra societa’ italiana-2020.

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