L’addio di Vercelli ad Elisa e Fulvio: due chiese gremite e accomunate dal dolore

 

Vercelli – Oggi,  alle 11,30, contemporaneamente, due chiese gremite (San Cristoforo e quella di Billiemme), e un unico, atroce dolore. Quello dei familiari e degli amici di Elisa Pomati, estetista che si è spenta a 50 anni, e dell’ex tecnico di laboratorio all’Asl Fulvio Bovolenta, morto a 64 anni.

Due morti che hanno sconvolto la città, suscitando una reazione sui social forse mai vista a Vercelli: tutti hanno voluto regalare ad Elisa e a Fulvio un ultimo e commosso pensiero. E oggi, in San Cristoforo, monsignor Sergio Salvini, nell’omelia, ha dedicato alla reazione sui social per Elisa (ma il discorso può attagliarsi bene anche a Fulvio) ispirate parole, che  potremmo riassumere così: “Se così spesso abbiamo occasione di toccare con mano il limite dei nuovi mezzi di comunicazione, in circostanze come questa, invece, ne scopriamo il grandissimo potenziale edificante: un modo per dilatare i messaggi dei cuori in echi e risonanze capaci di avere durata, come il suono di una parola sincera”.

San Cristoforo era affollato di clienti e soprattutto di amici di Elisa, tutti stretti attorno a mamma Mirella e ai suo cari. Nella chiesa Billiemme, a seguire la massa celebrata da padre Alberto, tantissimi ex colleghi in ospedale di Fulvio e uno stuolo di amici, a far sentire il loro affetto al fratello Gaetano e alla ex moglie Vittoria, mandando un affettuoso pensiero al figlio di Fulvio, Alessandro, bloccato dall’altra  parte dell’Oceano Atlantico.

Una tristezza infinita per due persone che sapevano trasmettere serenità e simpatia.

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