L’addio in San Paolo a Pinuccia Cattaneo Politi, che lottava per le cause dei più deboli

“Ci ha lasciati una lottatrice, una leonessa sempre pronta a difendere i suoi figli, e poi i suoi nipoti, che amava teneramente. Ciao, sorellina”. Con queste parole della sorella Gelly, lette in chiesa al termine della funzione funebre, questa mattina in San Paolo familiari, (i figli Ketty, Niki e Paolo con i loro cri), parenti e amici hanno salutato Pinuccia Cattaneo Politi, scomparsa improvvisamente la sera del 23 dicembre, a 83 anni.

Hanno concelebrato la funzione il parroco don Ettore Esposito, monsignor Giuseppe Cavallone e padre Alberto Colombo. In chiesa gran parte dei colleghi di giunga di Ketty Politici (assessore alle Politiche sociali) e tanti amici di diverse associazioni, tra le quali la Croce Rossa, il Kiwanis Club, l’Ascom, l’Anffas, il Comitato manifestazioni vercellesi, gli Amici della via Francigena.

Alla fine della messa è stata letto anche un saluto di questi ultimi: “Cara Pinuccia, molti venti ci hanno uniti andando in pellegrinaggio, dalla Madonna Nera di Czestochova a Fatima. E poi tu sei entrata a far parte, nella nostra Associazione, del piccolo Gruppo interno della spiritualità. E ricordiamo ancora la passione con la quale, nel gruppo, ci incitavi a soccorrere e a sostenere i migranti nella nostra città”.

Anche il parroco ha avuto un caro pensiero verso la scomparsa, che frequentava assiduamente la chiesa di San Paolo: “Io è da poco che sono qui, ma so del rapporto splendido di Pinuccia con il mio predecessore, don Osvaldo e delle loro lunghe chiacchierate”.

Dopo le esequie, la salma di Pinuccia Cattaneo ha raggiunto il cimitero di Pontestura, dove adesso riposa per sempre.

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