L’addio di Geddo-Mercury: “Quella del 28 dicembre è stata la mia ultima esibizione”

 

Vercelli – Acclamato al pubblico che il 28 dicembre scorso affollava la platea del Civico per l’esibizione del “Folle Pretesto” con la Banda musicale “Giovan Battista Viotti” di Fontanetto Po (tutto a favore della Lega per la Difesa del cane), Alessandro Geddo, il “Freddie Mercury” per antonomasia di vent’anni di spettacoli dedicati ai Queen, ha detto, a sorpresa, raggelando anche gli amici e colleghi della sua band: “Questo è stato il mio ultimo concerto”.

Sono, siamo rimasti tutti increduli e, dopo qualche giorno dall’annuncio, siano andati a chiedergli se fosse vero e, in secondo luogo, se ci avesse ripensato. Non ci ha ripensato. “Ho 51 anni – ci ha risposto lo straordinario medico, cantante e benefattore – e gli impegni sono diventati pressanti, e poi devo pensare alla famiglia, ai figli. Non riesco più a conciliare tutte queste cose e, a malincuore, lascio”.

Una notizia che ha colpito tutti i numerosissimi fans di questo personaggio probabilmente unico nella pur caleidoscopica storia della musica vercellese. Medico rianimatore, specializzato in Medicina dei disastri, ha lavorato al Dea di Vercelli poi a quello di Novara e dopo altre importanti e prestigiose esperienze in ambito sanitario, oggi Alessandro Geddo è alla guida dell’imponente struttura sanitaria (medici, infermieri e volontari del soccorso) che vigila sul pubblico ogni volta che lo stadio di San Siro di Milano ospita eventi sportivi o artistici.

Ma, prima per i vercellesi, poi per gran parte d’Italia, Geddo è soprattutto la reviviscenza di Freddie Mercury, da quell’indimenticabile serata del 1996, quando, con la sua fantastica band “Il Folle Pretesto”, si esibì al Civico per raccogliere fondi a favore dell’Anffas. Fu un successo travolgente che, per diversi anni, e sempre con finalità benefiche (collaborando soprattutto con la Fondazione Specchio dei Tempi de La Stampa), Geddo e Il Folle Pretesto hanno ripetuto al punto che lo spettacolo è poi diventato qualcosa di diverso: una sorta di grande musical portato in giro per l’Italia. Negli ultimi anni, il “Freddie Mercury Show” è tornato alle origini, ma non si è mai esaurita la volontà di aiutare qualcosa o qualcosa, nella fattispecie, l’ultima volta la Lega per la Difesa del cane.

Ma adesso siamo alla parola “fine”. L’augurio di tutti, in modo particolare l’amico fraterno Tony Bisceglia, per il quale Geddo ha cantato spesso in tutte le “location” vercellesi, è che il medico volante (proverbiali i suoi salti ginnici sul palco del Civico) ci ripensi. “Per ora – dice Geddo – sono certo di non ripensarci”. Ma l’augurio di tutti è che, in questo caso, egli non emuli tanto Freddie Mercury, quanto Frank Sinatra, che annunciò l’addio alle scene più volte, per poi ripensarci sempre. L’esercito dei suoi fans e amici ci spera.

Edm

 

(La foto che pubblichiamo a corredo di questo articolo è stata postata sulla sua pagina Facebook dal sindaco di Fontanetto Po Claudia Demarchi, entusiasta del concerto del 28 dicembre al Civico)

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