C’era il labaro dei Veterani della Pro Vercelli (con il presidente Franco Balocco e una delegazione di ex giocatori) e c’erano soprattutto le sue adorate nipoti Giulia e Allegra a recitare per lei versi bellissimi di una preghiera indiana, inviatigli da un caro amico di famiglia: “Io sono la stella che brilla di notte, io non sono morta”.
E quello della nipote Giulia
Così, questa mattina, in Duomo, alla presenza di tantissimi amici, è stato dato l’estremo saluto a Piera Toscano, moglie dell’indimenticabile calciatore della Pro e della Fiorentina, nonché presidente onorario delle bianche casacche e presidente dei Veterani della Pro Vercelli, Giovanni Pirovano.
Il sacerdote officiante, il parroco del Duomo monsignor Giuseppe Cavallone, ha rivolto parole di grande affetto ai figli di Piera, Alberto e Daniela, e ai loro familiari: la sorella Laura, la moglie di Alberto, Katia, con la figlia Allegra, la figlia di Daniela, Giulia, la figlia di Laura, Sara.
Tanti gli ex calciatori presenti, tanti gli amici del suo indimenticabile “Giuanass”. Adesso Piera riposa per sempre accanto a lui.
Ecco il testo completo della preghiera indiana letta in chiesa da Giulia e Allegra:
Quando sarò andata, allora lasciatemi andare.
Lasciatemi andare via,
ho così tante cose da fare e da vedere.
Non piangete quando pensate a me,
siate grati per gli anni bellissimi
che vi ho dato con la mia presenza.
E potete solo immaginare quanta felicità
voi avete donato a me.
Vi ringrazio per l’amore che voi mi avete dimostrato.
Ora è arrivato il momento di viaggiare da soli.
Soffrirete per qualche tempo.
La speranza vi rafforzerà e vi porterà conforto.
Saremo separati per un po’.
Lasciate che i bei ricordi alleviano il vostro dolore.
Io non sono lontana e la vita va avanti.
E se ne avete bisogno, chiamatemi pure e io verrò.
Anche se non mi vedete e non mi potete toccare,
io ci sarò.
E se ascoltate nei vostri cuori ,
sentirete chiaramente la dolcezza dell’amore
che vi porterò.
E quando per voi arriva il momento di andare,
Sarò lì per voi per darvi il benvenuto.
Non andate alla mia tomba per piangere,
io non ci sono, non dormo.
Sono mille venti che soffiano,
Io sono lo scintillio dei cristalli di neve
Io sono l’oro scintillante dei campi di grano,
Sono le dolci piogge autunnali,
Io sono il risveglio degli uccelli nella tranquillità del mattino,
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