La toccante lettera di un’infermiera della Rianimazione a Olmo: “Il suo Lupo è qui con noi”

Ricorderete la lettera di ringraziamento scritta dalla dottoressa Amalia Popescu che, quando nessuno pensava ancora ai medici di famiglia, li rifornì degli indispensabili Dpi. Oggi a scrivere a Olmo un’altra lettera, davvero toccante, è un’infermiera della Rianimazione del “Sant’Andrea”, che si firma con il nome: Maura. Olmo l’ha letta commosso, ci ha chiesto di pubblicarla e ha aggiunto che domani, le parole di questa donna, con quelle che gli ha appena detto Giulio Pretti (negativo anche al secondo tampone), viaggeranno con lui, “come la più dolce preghiera”, nella sua missione a Bergamo.

Ecco la lettera:

 

”Gentile Signor Olmo…sono un’infermiera della rianimazione di Vercelli e non avendo nessun profilo né su Facebook né su Instagram mi sono permessa di scriverle un messaggio per ringraziarla personalmente per ciò che ha fatto, per la sua generosità, per il suo altruismo e per l’estremo senso di comunione che ha dimostrato. A nome di tutti quindi un immenso GRAZIE.

Abbiamo lavorato tantissimo, continuiamo a farlo e, se il materiale non ci è mai mancato e non ci manca, è proprio grazie al suo gesto. Ora queste meravigliose magliette…con l’immagine, incredibilmente reale e suggestiva, di un lupo bianco…sinonimo di forza certo, ma anche di rarità, di capacità di adattamento alle situazioni anche a quelle più avverse…di branco….ma anche di solitudine…perché quando finisci il tuo lavoro al capezzale di un malato di cui non conosci che il nome e la data di nascita…di cui non conosci il passato, la vita, la storia….e lo vedi addormentato dai farmaci…lo tocchi con il timore non di contagiarti ma di non provocargli altro dolore….e torni a casa….sei solo….si è soli proprio come il suo lupo….e aspetti il giorno dopo e quello dopo ancora ad indicarti che ciò che hai fatto per quella persona è servito a qualcosa…e puoi vedere finalmente di che colore sono i suoi occhi…e ascoltare il tono della sua voce…

Non so perché le sto raccontando tutte queste cose ma, probabilmente perché mi piacerebbe farle sapere che se pensava di fare un gesto grande…beh ecco È DI PIÙ….E’ PIÙ GRANDE DI QUELLO CHE PENSA….e il mio ringraziamento non è certamente nulla. Lavoro da 21 anni in rianimazione ed ho sempre e solo lavorato lì..ho vissuto tantissime situazioni non felici e ho pianto di gioia per qualche ( sempre troppo poche) storie a lieto fine…ma mai e poi mai avrei pensato di vivere una situazione come quella attuale e sapere che esistono persone come lei…ecco mi fa sentire meglio. Grazie Carlo. Con infinita ammirazione e stima“

Maura

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