La stupenda storia del “Renato Valzer” suonato ieri sera dalla Ducale

Renato Boffa, seduto, col bastone, ascolta la Banda che esegue per lui l’amatissimo Valzer

Il bellissimo Concerto di San Silvestro della Camerata Ducale, ieri sera, in un Civico affollato cone sempre di pubblico, ha avuto un momento particolarmente toccante, quando l’orchestra diretta da Guido Rimonda ha proposto un omaggio alla Banda Musicale “Santa Cecilia” di Villata, al suo compianto “direttore ospite”, Franco Perone (morto nel 2019, a 67 anni) ed ad uno dei suoi storici clarinettisti, Renato Boffa, scomparso nel 2011.

Tutto è legato all’amicizia, consolidata negli anni, tra Guido Rimonda e Cristina Canziani, i fondatori e animatori della Ducale, e due bravissimi fotografi villatini, Cele Bellardone Dino Boffa. Quest’ultimo, figlio di Renato Boffa, aveva raccontato ai coniugi Rimonda che il padre, e con lui tantissimi musicisti della Banda, nel 160 anni di storia del complesso musicale villatino, si erano affezionati ad un valzer che si tramandava “ad orecchio”  da generazioni – probabilmente appena dopo la fondazione della Banda avvenuta nel 1863 grazie al maestro Giuseppe Pietro Giacomo Piccolotti di Casalvolone, con il nome di Società Filarmonica di Villata.

Quel valzer conosciutissimo, effervescente, orecchiabile, da un secolo e mezzo accompagna i principali eventi che hanno per protagonista la Banda ed in particolare era amato da Renato Boffa, impiegato prima in un’azienda di prodotti chimici e poi in una ditta di edilizia funeraria di Vercelli, che lo ha suonato per decenni e che poi, negli ultimi anni di vita (si è spento novantasette), amava ascoltarlo dai musicisti della “Santa Cecilia”, che andavano apposta nel cortile di casa sua per suonarglielo: L’immagine  principale a corredo di questo articolo mostra proprio uno di quegli omaggi: Renato Boffa è seduto al centro della foto, con il bastone.

Un attaccamento così forte e così conosciuto da parte di tutti a quella musica che quando, appunto nel 2011, Renato Boffà morì, Franco Perone (ch era un grande musicista ed un uomo di animo nobile) decise di riportare quel brano finalmente su un pentagramma, scrivendone le singole parti per strumento. Così il Renato Valzer – che da allora grazie a Perone si chiama così – fu suonato dalla “Santa Cecilia ai funerali di Boffa, nel cimitero di Villata.

In questa immagine del Concerto di San Silvestro appare anche il maestro Franco Perone

Dino Boffa ha raccontato questa storia stupenda a Rimonda che qualche settimana fa ha deciso si trasferirla nel Concerto di San Silvestro: si è fatto mandare le parti e le ha adattate per orchestra. Dino Boffa e Cele Bellardone, gli hanno inviato anche immagini della loro mostra fotografica del 2013 per i 150 anni della Banda: Massimo Fosatti, con la consueta perizia, le ha montate in modo ineccepibile (come in tutto il testo del concerto) e la Ducale, diretta da Rimonda, ha offerto un’esemplare interpretazione del “Renato Valzer”.

In sala, commossi, c’era anche Dino Boffa, Cele Bellardone, la moglie di Franco Perone, Rossella Castagno, lo storico presidente della Soms ed ex sindaco Umberto Uga e alcuni componenti della Banda di Villata che sono andati a ringraziare e a congratularsi con Rimonda.

Anche quest’utilmo era commosso: “Mi ha fatto un piacere enorme toccare con mano la gratitudine dei musicisti di Villata e sono contento di aver finalmente potuto realizzare questo sogno di un amico fantastico qual è Dino Boffa, ricordando un vero grande musicista qual è stato Franco Perone. Tra l’altro i musicisti della ‘Santa Cecilia’ sono venuti a chiedermi di poter inserire la nostra ‘Marcia degli Auguri’ nel loro repertorio bandistico, e anche questa cosa mi ha dato un’immensa gioia”.

Edm

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