La scherma italiana piange Sandro Garzola, maestro straordinario della Pro Vercelli

Sandro Garzola, primo da destra, durante l’intitolazione della Sala Scherma della Pro al suo maestro, Francesco Visconti, nel 2003

La scherma vercellese e italiana piange il maestro Sandro Garzola, che si è spento a 88 anni. È stato uno dei più importanti e apprezzati maestri di scherma italiana di tutti i tempi, ed il fatto singolare è che, inizialmente, non frequentava la sala scherma della Pro Vercelli all’allora stadio “Robbiano”, bensì la palestra di lotta greco-romana, dall’altra parte delle tribune, con il fratello Bruno che sarebbe poi diventato campione italiano di questa antica disciplina sportiva.

Garzola in una foto del volume “A fil di spada” (edizioni Effedì)

Fu il generale Marcello Bertinetti, con l’inseparabile maestro Francesco Visconti, a convincerlo a trasferirsi alla scherma: pur senza essere passato dalla fase agonistica, divenne maestro di scherma nel 1965 e, da allora, ha formato alcuni dei più importanti spadisti vercellesi di sempre come Marcello “Cito” Bertinetti, Gianni Muzio (a sua volta grande maestro della Sala scherma della Pro), l’attuale maestro Adalberto “Dago” Tassinari, Marco Fenoglio, e tanti altri. Tra l’altro quando, dopo la morte del Generale, si riunì il primissimo Comitato organizzatore del Trofeo Bertinetti, fu proprio lui a suggerire la formula del “quadrangolare “ di spada tra Nazionali che vige tuttora.

Sandro Garzola è stato per diversi anni dipendente dell’Ufficio Sport del Comune. Tutti ne conservano un ricordo, caro, affettuoso e straordinario.

Lascia la figlia Sabrina ed i nipoti. Lunedì, alle 10, la salma sarà tumulata nel cimitero dei Cappuccini.

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