Come i nostri lettori ricorderanno, TgVercelli fu il primo giornale a sollevare, con un articolo tra più letti di sempre, il 21 marzo scorso, il problema del caro-bollette di Atena che ha messo a rumore tutta la città. L’articolo si intitolava “Perché ai vercellesi sono arrivate le super bollette di Atena”. La compartecipata del Comune rispose dando la sua versione dei fatti. Poi, accaddero tante altre cose: ci fu un Consiglio comunale richiesto dalle minoranze e aperto, su scelta del sindaco Corsaro, alla presenza dell’ad di Atena Trading Paolo Echino e ci fu anche un’assemblea di utenti (ne contammo circa un centinaio) convocata dal candidato sindaco Carlo Olmo al Modo Hotel.
In Consiglio comunale ci fu soprattutto una dichiarazione dell’ad di Atena Trading che suscitò non poche perplessità. Ad una precisa osservazione fatta dal consigliere dem Michele Cressano, Echino rispose che “non gli risultava una fuga di utenti da Atena”. A noi invece risultata, e risula, eccome.
Forse questa nuova vicenda, che adesso vi raccontiamo, suggerirà all’ad di Atena Trading un’ulteriore spiegazione del perché molti utenti stiano lasciando l’ex amatissima Aasm per approdare ad altri gestori.
Ascoltate. Il 17 marzo, un utente di Atena Iren (di cui abbiamo ovviamente nome, cognome e indirizzo) riceve due bollette per il periodo gennaio-febbraio: una del gas da 1562,94 euro e una dell’energia elettrica di 498,92. Il tutto da pagare entro il 29 marzo.
Il nostro vercellese corre subito negli uffici di Atena in corso Palestro e, dopo una coda di circa un’ora, fa due cose: prima, cambia contratto passando dalla quota fissa alla variabile; seconda, chiede di rateizzare i due importi con due rate da 1.033 euro. Ottenuto il via libera da Atena, l’utente vercellese si reca in banca e revoca i due pagamenti. Infatti da Atena gli hanno detto che doveva bloccare i pagamenti e attendere i nuovi bollettini con le le due cifre concordate.
Passano le settimane. I nuovi bollettini non arrivano. Allora il nostro utente torna in Atena una seconda, una terza, una quarta volta. E l’ultima riposta è “Non li abbiamo ancora stampati, ma stia tranquillo”. Lui, però, è tutt’altro che tranquillo. Difatti, su Facebook, qualche giorno fa, pubblica anche un post di questo tenore: “Noi vorrei che, non avendo ancora pagato niente, Atena mi tagliasse luce e gas”.
Previsione tutt’altro che azzardata alla luce dei fatti. Oggi, infatti, martedì 9 maggio, gli sono arrivate due raccomandate, da parte di Atena Iren, con gli importi originari (1562,94 e 498,92) da pagare tassativamente entro e non oltre il 19 maggio, pena la sospensione della fornitura: proprio il taglio di luce e gas paventato dal nostro utente su Facebook. Come se la trattativa per la rateizzazione non fosse mai avvenuta.
Sembra una barzelletta, ma purtroppo è realtà. Una realtà che dovrebbe far riflettere anche il dottor Echino. Aggiungiamo solo che il nostro utente oggi ha subito chiamato il numero verde di Atena, sentendosi rispondere in prima battuta “che se le cose stavano così, era in mora, e quindi bisognava precipitarsi a pagare tutti e subito i 2061,84 euro”. Ma poi l’interlocutrice ha controllato l’utenza in questione sul computer, accertando che pure a loro risultavano due rateizzazioni da 1033 euro l’una (ma in Atena gli uffici non si parlano tra di loro?). E quindi ha aggiunto: “Faccia così: vada in posta, prenda un bollettino e lo compili lei con la cifra di 1.033 euro”. Ma il nostro utente non ci pensa nemmeno: pretende che le raccomandate odierne vengano annullate e che arrivino da Atena i bollettini rifatti, alla luce della trattativa di rateizzazione con le due scadenze.
Ci sembra davvero il minimo. Se questa pochade avrà un seguito, vi terremo informati.
