La Rete scopre i Vercellesi famosi ma dimenticati

Un momento della presentazione della mostra.

“Nemo propheta in patria” è una locuzione latina che indica chi trova difficoltà a emergere in un ambiente familiare. Al di fuori di esso invece si muove in maniera più agevole e ottiene riconoscimenti che “in patria” gli vengono negati. Vale ovunque e per chiunque.

Anche a Vercelli dove La Rete, la consulta per la promozione del territorio, ha organizzato una mostra dal titolo “Vercellesi famosi ma dimenticati” che verrà ospitata nella Sala d’Ercole del Museo Leone dall’8 novembre all’8 dicembre (orari di apertura del Museo e ingresso gratuito). L’allestimento sarà curato dall’associazione che esporrà pannelli preparati da Silvano Beltrame.

Beltrame, durante le sue ricerche durate diversi mesi, ha rintracciato dodici illustri vercellesi che sono stati e sono tuttora celebri a livello internazionale, ma che la loro città natale pare aver dimenticato. Stupisce che, nonostante abbiano compiuto imprese importanti nei rispettivi settori di competenza (dall’arte, alla scienza, allo sport), a nessuno di loro sia intitolata una via, una piazza o una struttura pubblica.

Parliamo, ad esempio, di un vercellese che ha fatto tantissimo per lo sport mondiale senza essere un atleta, ma divenendo collaboratore diretto di Pierre de Coubertin. O di un altro che, grazie alla sua attività scientifica prima e politica poi, ha permesso a Enrico Fermi di avviare le ricerche che o porteranno alla conquista del premio Nobel. O di un altro ancora che ha realizzato quello che ancora oggi è una delle attrazioni turistiche più fotografate al mondo. Per non parlare di quell’altro concittadino che ha contribuito a mettere in salvo l’archivio e parecchie opere d’arte custodite nel monastero di Montecassino poco prima del suo bombardamento.

I pannelli racconteranno queste e altre storie con svariate immagini, che illustreranno meglio le imprese di vercellesi straordinari. Saranno anche dotati di QR code leggibile con smartphone, che rimanderà a interessanti contenuti multimediali disponibili in rete.

La mostra, che ha un taglio estremamente divulgativo e di intrattenimento, è stata pensata innanzitutto per le scuole. La Rete, come sempre, intende coinvolgere principalmente giovani e studenti: è soprattutto a loro che sarà importante trasferire la memoria di questi concittadini dimenticati.

“Vercellesi famosi ma dimenticati” sarà occasione per una importante collaborazione tra La Rete e VercelliViva. Durante l’esposizione, infatti, l’associazione coordinata dall’avvocato Antonino Ruffino renderà disponibili (a prezzo scontato) i volumi che, negli anni, ha dedicato ai vercellesi illustri protagonisti dei suoi convegni.

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