La Rete e i misteri di Vercelli: mostra all’Archivio di Stato dal 29 ottobre

Le leggende vercellesi, come quella del tesoro sotto il ponte ferroviario sulla Sesia, ma anche la storia di personaggi un tempo famosi, e poi dimenticati, come Rosa e Amalia Panvini (le donne che custodivano i presunti diari di Mussolini). E poi la bellissima Pitardina: fu lei o no a posare per il famoso monumento a Re Umberto del Sereno davanti al Sant’Andrea? E che cosa c’è di vero della leggenda del “dente del gigante” che sarebbe stato custodito in San Cristoforo?  E davvero l’ammiraglio vercellese Carlo Pellion di Persano fu l’unico responsabile della disfatta navale di Lissa?

Tanti argomenti di cui i vercellesi hanno sentito parlare, ma anche no. Il tutto rappresentato in 15 pannelli con foto e scritte esplicative all’Archivio di Stato, da sabato 29 ottobre, giorno dell’inaugurazione, fino al 20 novembre.

Si tratta dell’ennesima ed originalissima iniziativa de La Rete, la consulta per la promozione del territorio vercellese: un’associazione che in pochi anni ha fatto riscoprire ai nostri concittadini siti che erano scomparsi, dimenticati, abbandonati come i rifugi anti-aerei oppure la Torre di Civiva di via Gioberti; e sempre grazie alla Rete c’è stato il recupero, dopo quasi quarant’anni, della Rosa dei Venti ricollocata sul Sant’Andrea, nonché la riscoperta di vercellesi che avevano collaborato con de Coubertin e con Enrico Fermi, ma che nessuno conosceva.

Anche questa iniziativa si colloca nel solco di storie, leggende, figure da esaminare e ricollocare nella giusta realtà storica dei fatti, ovviamente quando questa esista.  La mostra “A onor del vero” è stata presenta irial Caffè Verdi di piazzetta Pugliese Levi da alcuni appartenenti alla Rete, ed in particolar modo dal portavoce, Maurizio Roccato. Con lui, tra gli altri, Elena Rizzato, dell’Archivio di Stato, che ha ricordato le modalità della mostra.

Il pomeriggio dell’inaugurazione, sabato29 ottobre, dalle 15 alle 19, ci sarà una visita guidata ai quindici pannelli, a cura dei volontari della Rete e dell’associazione Teses del professor Luigi Bavagnoli, che collabora strettamente all’iniziativa. Dopodiché nei giorni feriali successivi, i pannelli di “A onor del vero” potranno essere ammirati nel salone dell’Archivio di Stato dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 16. Oltre alle foto, saranno esposti cimeli storici, tra i quali due bandiere della Seconda Guerra Mondiale che testimoniano una partecipazione vercellese alla presa di Perati, in Albania, durante il conflitto.

I tanti vercellesi appassionati e desiderosi di approfondire la storia della loro città, anche attraverso la scoperta di eventi o figure che non trovano spazio sui libri, saranno entusiasti di questa nuova proposta de La Rete.

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2 Commenti

  1. Bisogna ammettere.. “A onor del vero” ..
    che, come di consueto,
    l’Archivio di Stato ed Elena Rizzato,
    (stavolta insieme a “La Rete”),
    dal 20 ottobre al 29.11
    andranno ininterrottamente In Gol !!

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