L’ordinanza Cirio sulle mascherine all’aperto entra in vigore, ma il Piemonte a sorpresa potrebbe rimanere bianco

Il presidente della Regione Cirio, con il Generale Figliuolo che era a capo dell'unità di crisi nazionale che da domani chiude, durante uno degli incontri avvenuti nei mesi scorsi

Dati a “sorpresa” per il Piemonte pare che possano contraddire le previsioni che il Presidente Cirio aveva fatto solo ieri di una imminente zona gialla in arrivo, con tanto di dito puntato sui no vax ricoverati (che sarebbero l’80% dei totali e per Cirio i responsabili del cambio di colore per lo sforamento del numeri di posti in terapia intensiva ). Ma se da un lato il Presidente della Regione aveva assicurato di voler anticipare l’arrivo della zona gialla con una ordinanza, la quale è stata approvata e da oggi impone le mascherine anche all’aperto sempre e ovunque, dall’altro i numeri che arrivano del pre report settimanale del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità lasciano un’opportunità di speranza per il Piemonte di rimanere bianco: lo dice il parametro dei posti letto occupati in corsia ordinaria.

Il Piemonte, infatti, supera seppure di poco la soglia di allerta del 10% di occupazione dei posti letto in terapia intensiva (10,7%), ma resta al di sotto della soglia di allerta del 15% per quelli ordinari (14,8%).

“Questo dato potrebbe mantenere la nostra regione in zona bianca – hanno spiegato oggi pomeriggio lo stesso Cirio e l’assessore regionale alla sanità, Luigi Icardi – Dato che i nostri numeri sfiorano solo la soglia che fa scattare la zona gialla”. La segnalazione è stata quindi inviata al Ministero e la decisone verrà comunque presa domani. I dati comunque dimostrerebbero che la situazione del Piemonte sarebbe meno allarmante di quella di altre regioni “ma questo – hanno rilanciato comunque Cirio e Icardi – non deve in alcun modo far calare l’attenzione, al contrario deve renderla ancora più alta da parte di tutti, soprattutto in questi giorni di festa e incontro”.

Detto ciò la Regione non ha cambiato idea e la stretta sulle mascherine obbligatorie nei luoghi aperti a partire dalla mezzanotte è comunque entrata in vigore. La decisione è stata condivisa dalle prefetture e dai rappresentanti degli enti locali che hanno incontrato oggi il governatore Cirio in videoconferenza.

Omicron aumenta, ma è meno pericolosa?
Per quel che riguarda la variante Omicron, infine, essa è in crescita, anche in Piemonte. Da tre casi di ieri, oggi nuove analisi avrebbero accertato altri dieci casi. Ma, sempre parlando di Omicron, a livello mondiale sembrerebbe proprio che la variante sia meno pericolosa. Infatti diversi studi, due condotti rispettivamente in Inghilterra e Scozia e un altro realizzato del National Institute for Communicable Diseases, su dati sanitari raccolti in Sudafrica, da dove la mutazione del Covid è partita, e in Danimarca, dimostrerebbero che i contagiati da questa variante rischierebbero molto meno  di essere ricoverati.

La ricerca inglese nota infatti che le persone contagiate da Omicron hanno fra il 15% e il 20% di possibilità in meno di ricovero in ospedale rispetto ai contagiati da Delta. In particolare, lo studio realizzato dall’Imperial College a Londra sottolinea che fra le persone infettate da Omicron hanno per il 40-45% di probabilità in meno di passare una notte o più in ospedale, rispetto a chi è stato infettato dalla Delta. Coloro, inoltre, che sono stati già precedentemente contagiati hanno il 50-60% di possibilità in meno di ricovero rispetto a chi invece non è stato precedentemente infettato. D’altro canto, lo studio scozzese sostiene che Omicron sia associabile alla riduzione di due terzi del rischio di ricovero rispetto a Delta.

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