La Regione contro Roma: “Basta migranti inviati da noi. Veniamo da mesi terribili per il virus, ora non si vanifichi tutto”

Nella giornata di oggi una cinquantina di migranti in arrivo dal sud Italia, sono stati trasferiti al centro di accoglienza di Settimo Torinese. Si è trattao per il governo regionale dalla classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il vicepresidente del gruppo regionale di Lega Salvini Piemonte, Andrea Cerutti, si trattato dell’ennesimo “schiaffo del governo” alla nostra regione. L’assessore regionale alla sicurezza Fabrizio Ricca, che ha subito chiesto un incontro con il prefetto della città Claudio Palomba, ha poi rincarato la dose. “Il Piemonte dice basta al trasferimento di migranti da oggi in poi – ha detto Ricca- La nostra regione non può ospitare più arrivi dai centri sparsi per l’italia. Ho chiesto oggi un incontro al prefetto per ribadire questa nostra posizione. Il nostro territorio, anche in passato, ha già contribuito a sufficienza su questo tema. Ora è necessario invertire la rotta”.

Ma è l’intervento arrivato in serata da parte del Presidente della Regione Alberto Cirio ad aver aperto, di fatto, un muro contro muro con Roma. “Sto seguendo personalmente la situazione relativa al trasferimento dei migranti in Piemonte e trovo profondamente assurdo che la Regione non possa avere competenza in una decisone del genere, ma debba subire le decisioni del governo nazionale su un tema che può avere conseguenze dirette sulla salute e sulla sicurezza sanitaria del proprio territorio” ha detto Cirio intervendo sulla vicenda migranti.

“Mi sono sincerato quotidianamente – prosegue Cirio – tramite il prefetto di Torino che ringrazio per la consueta efficienza ed attenzione, che nei confronti di queste persone venissero adottate tutte le procedure e le verifiche sanitarie opportune e che le Forze dell’ordine garantissero l’effettivo rispetto della quarantena a cui erano sottoposte. Ora però diciamo “basta” e l’ho scritto al Ministero degli Interni perché il Piemonte non può garantire oltre queste forme di accoglienza. Arriviamo da mesi terribili, siamo state una delle regioni più colpite dall’emergenza e stiamo raggiungendo, a fronte di sacrifici enormi, un equilibrio sanitario che non può essere messo a rischio in questo modo. Quindi ho formalmente chiesto con fermezza al ministro Lamorgese di non voler procedere ad ulteriori invii, che metterebbero fortemente a rischio la tenuta e la sicurezza del nostro sistema sanitario e sociale”.

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1 commento

  1. Cirio nel merito avrebbe ragione .. il Piemonte “ha gia’ dato” … non che le nostre nuove risorse non si siano integrate, anzi … fin troppo …. sono entrate ad ingrossare la portata del fiume della mora irriparabile. Il fatto e’ che noi non possiamo parlare .. UBI Maior … rimane Giuseppi, kapo’ del Nwo.

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