La protesta di Gianluca Mercadante contro il caro bollette: “è ora di dire basta!”

Mercadante davanti alla bolletta che ha esposto in vetrina

Gianluca Mercadante è un esercente vercellese che in questo periodo non è tanto contento. Non per via degli affari, che quelli per fortuna vanno bene e non gli mancano, ma a causa di un problema tignoso che riguarda tutti, chi più chi meno: single, famiglie, pensionati e, appunto, commercianti come lui.

Stiamo parlando delle bollette di gas, luce e acqua che ci è sempre toccato pagare con cadenza regolare e che sempre abbiamo pagato, da cittadini responsabili che fanno parte di una comunità. Solo che ultimamente queste benedette bollette hanno raggiunto cifre esorbitanti e spesso diventa un’impresa poterle saldare, specie per chi fatica ad arrivare a fine mese. Per questo motivo Mercadante ha deciso di esporle bene in vista sulla vetrina del suo negozio, chiedendo ai suoi colleghi di fare altrettanto. Alcuni hanno già seguito il suo esempio.

«La mia è una protesta prima da cittadino e poi da esercente – spiega – Badiamo bene che non stiamo parlando di beni superflui, ma di prima necessità, di quelli che ci servono per vivere la vita di tutti i giorni. L’ho sperimentato sulla mia pelle. Anni fa ero a Roma e sono stato testimone di un blackout drammatico. La corrente fu ripristinata più tardi rispetto ad altre zone d’Italia e ricordo molto bene i disagi di quel giorno. Ho scoperto che senza elettricità non si può fare nulla nel vero senso della parola: non si può fare benzina, non si possono pagare i pedaggi, non si può prelevare al bancomat e via dicendo. In pratica risulta impossibile effettuare tutte quelle azioni quotidiane che a noi oggi paiono scontate».

«Dunque senza energia elettrica, gas, acqua, quelle che chiamiamo utenze domestiche insomma, diventa un inferno vivere. Proprio perché indispensabili, sono fermamente convinto sia una follia arrivare a farle pagare in questa maniera. La bolletta che ho appeso sulla mia vetrina lo testimonia: 863,39 €. La reputo una ruberia delle più vigliacche. Per giunta su una cosa, e lo ripeto ancora una volta, che serve a tutti. Pensiamo a un anziano che vive da solo in casa con la pensione minima e si vede arrivare una bolletta di questa portata. Come fa a sopravvivere? Anche tirando la proverbiale cinghia è un’impresa titanica».

Mercadante è un fiume in piena: «È un’ingiustizia bella e buona che va a colpire la gente laddove la gente ha investito: nelle fonti energetiche. Da negoziante posso assicurare che mi tocca pagare tasse al limite dell’assurdo, tuttavia in questo caso è diverso dato che stiamo parlando di qualcosa che coinvolge tutti e da cui nessuno è immune. È davvero giunto il momento di dire basta».

«Un tempo le persone scendevano in piazza per fare sentire la loro voce. Adesso la piazza, intesa come l’abbiamo sempre pensata, non c’è più. La nuova piazza è internet, perciò vorrei che la mia voce, unita alle voci di tanti che come me stanno subendo questa angheria, si alzasse e servisse a compiere un primo passo per mettere fine a questo scempio. Che il veicolo sia la piazza o internet poco importa: quello che conta è il messaggio».

Gianluca Mercadante conclude il suo sfogo con un pizzico di ottimismo: «Prima quando in vetrina appendevo poster e locandine non si fermava nessuno. Da quando ho messo la bolletta sempre più gente si ferma incuriosita a dare un’occhiata». Siamo pronti a scommettere che tutti danno piena solidarietà al commerciante. La protesta parte anche così e in passato è servita per cambiare le cose. Speriamo succeda anche in questo caso.

m.m.

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2 Commenti

  1. Gianluca ha dimostrato, con questa spettacolare “uscita” di saper valorizzare (“vendere”) la propria immagine;
    s ‘eleva a livello di influencer .. ma ha evitato furbescamente si affrontare il nocciolo del problema: qual’e’ la Causa? Va bene bofonchiare a nome del Popolo .. ma per risolvere un problema bisogna
    descriverlo con precisione. Chi ha causato il “rincaro”?
    Per cikiro che conosconi la vera causa sarà inutile .. ma ci tengo ad enumerare anche le altre possibili circostanze:
    1. È colpa del governo ladro (italiano)
    2. È colpa dell’UE e del meccanismo di borsa (olandese) che fa gonfiare i prezzi
    3. È colpa di Putin il Terribile che chissà perché ha invaso la democratica Ucraina e vorrebbe abbeverare i suoi .. orsi in tutt’Europa e alle fontane di P.zza S.Pietro
    4. È colpa dell’Amerika nostra occupante e padrona che c’ha vietato di rivolgerci al tiranno .. ma poi lo Zio Sam il gas c’è lo vende al quadruplo e, col Gas, manda fuori mercato le nostre aziende (anche le piccole). .
    ma è anche colpa (p.es.) dell’Algeria .. dell’India che ci vendono il gas russo camuffato .. al triplo del prezzo praticato dal tiranno russo (e non ci metterebbero nulla a interrompere la fornitura .. altro che clack-out!).
    5. VV EE.. (o, anche un miscuglio delle precedenti?)
    ..
    ma che sta succedendo?

  2. Atena a settembre ha inviato per posta semplice lettere che proponevano un nuovo contratto con la modalità del silenzio -assenzo e con costi esorbitanti di 3 euro a metro cubo per gas è quasi
    due euro a Kw per la luce. Queste lettere non sono state ricevute ( se mai ci sono state) e viste
    ma Atena ha provveduto a bloccare i contratti con queste cifre pertanto bollette da incubo. Sarà il caso di organizzarci per pretendere contratti’normali ‘ e rimborsi?

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