La Pro perde e dice (quasi) addio alla B

Doveva essere la partita della speranza, quella da vincere a tutti i costi, invece si è tramutato nell’ennesimo incubo di questa stagione. La Pro Vercelli perde a La Spezia 5-1 e in pratica dice addio alla serie B. Mancano due partite e i playout distano cinque punti. Conti alla mano la matematica tiene ancora in gioco i bianchi, ma la logica e il buonsenso dicono che il prossimo anno sarà Lega Pro. Il miracolo non è avvenuto, anche se in pochi ci credevano. A giudicare dai primi minuti visti al “Picco” neppure i giocatori che dopo un rigore generosamente regalato dall’arbitro sono parsi rassegnati. Infatti lo Spezia ha fatto subito il 2-0. Paghera ha tenuto vive le speranze per un’ora, poi Gilardino ha chiuso i conti. Pro senza mordente e prima Marilungo e dopo Awua hanno fissato il 5-1.

Grassadonia spiazza di nuovo tutti e torna al 3-5-2. Pigalicelli in porta; difesa a tre con Gozzi, Bergamelli e Alcibiade; a centrocampo partendo da destra Ghiglione, Paghera, Vives, Castiglia e Mammarella; in avanti Reginaldo e Raicevic. Lo Spezia si affida a Gilardino e Marilungo.

Prima occasione per lo Spezia che al 9′ con un destro dal limite costringe Pigliacelli alla deviazione in angolo. All’11 calcio di rigore per i padroni di casa. De Francesco è furbo a cercare la gamba di Paghera e cade proprio davanti all’arbitro che indica il dischetto. Si incarica della battuta Gilardino che spiazza Pigliacelli. Spezia in vantaggio. Pro frastornata e liguri che cercano il raddoppio, che arriva al 17′ con Marilungo. Difesa immobile e atteggiamento che sa tanto di resa. La Pro riapre la partita al 23′. Reginaldo prende il palo da fuori area, sulla ribattuta si avventa Paghera che fa 2-1. Al 33′ Pessina va vicino al 3-1, ma il suo colpo di testa si stampa sul legno. Al 38′ Grassadonia opera una doppia sostituzione sorprendendo tutti: Bifulco per Raicevic e Gatto per Alcibiade. Alla fine del primo tempo Pigliacelli salva su Marilungo lanciato a rete. Poteva essere il 3-1, ma la frazione si chiude sul 2-1.

La ripresa si apre con una timida reazione della Pro che culmina in un debole incornata di Reginaldo, per giunta fuori. Poco prima la Pro reclama un rigore sacrosanto che l’arbitro non concede. Al 9′ Vives dai venti metri, ma per sua sfortuna la palla si alza all’ultimo. Al 18′ terzo e ultimo cambio per la Pro: fuori Paghera, dentro Morra. Lo Spezia risponde con Mora per De Francesco e con Terzi per Capelli. Al 20′ cross di Vives e palo pieno di Gatto. Al 27′ lo Spezia fa 3-1 con una splendida girata di Gilardino. Al 90′ Marilungo fissa il risultato sul 4-1 con un delizioso pallonetto.

L’arbitro concede quattro minuti di recupero, dove c’è da segnalare soltanto il quinto gol dei liguri con Awua. Finisce 5-1. Prossimo impegno sabato prossimo al “Piola” con la Ternana. Sfida tra le ultime che servirà soltanto a decidere chi starà davanti a chi. Per il resto consigliamo alla dirigenza di iniziare a programmare la Lega Pro.

Il top. Difficile individuarlo e non perché la Pro abbia giocato male, la solita prestazione conforme a tutta la stagione. Dovendo fare un nome, diciamo Reginaldo solo perché ha dimostrato di crederci finché ha potuto. Gli altri anonimi.

Il flop. L’arbitro Martinelli. Raramente abbiamo messo dietro la lavagna il direttore di gara, limitandoci ai soli giocatori. Tuttavia questa volta Martinelli commette due errori macroscopici, assegnando un rigore dubbio allo Spezia e non fischiandone uno sacrosanto alla Pro. Comunque sia ben chiaro che con questo non vogliamo dire che la Pro abbia perso per causa dell’arbitro

Massimiliano Muraro

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