La Pro illude con un gran gol di Della Morte, poi si fa raggiungere dal Mantova: 1 a 1

L’esultanza di Della Morte dopo il gol (foto Renato Greppi)

 

Non riesce alla nuova Pro di Franco Lerda il bis vincente all’esordio perché la squadra, dopo un eccellente primo tempo (eccezion fatta per i primi dieci minuti), cala vistosamente nella ripresa e non riesce a difendere la bellissima rete di Della Morte, messa a segno al 17’, facendosi raggiungere all’83’ dal gol di Guccione, il migliore in campo.

Il neo mister della Pro ha confermato in larga parte l’undici di partenza di Fiorenzuola con le eccezioni del portiere, affidando il ruolo dl titolare – viste le indisponibilità di Rendic, Tintori e Valentini – al diciassettenne Matteo Rizzo (un esordio da applausi), di Iezzi al posto di  Cristini e di Crialese preferito inizialmente a Gatto. E, a centrocampo ha preferito inizialmente confermare Vitale, anziché schierare subito il rientrante Awua. Il nuovo tecnico del Mantova, Galderisi, si è affidato al 4-1-4-1, ma ha dovuto rinunciare assai presto al centravanti De Cecco che, per un infortunio, ha ceduto il posto, al 37’, a Paudice.

Una conclusione di Bunino (foto Greppi)

Si aspettavano tutti la Pro subito arrembante di Fiorenzuola, ed invece sono stati i virgiliani a condurre le danze nei primi dieci minuti, e al 5’ De Cecco è andato vicino al gol, approfittando di una voragine che si era aperta nella difesa della Pro: è stato bravissimo (e anche un po’ fortunato) Rizzo a respingere quella botta a colpo sicuro scagliata da non più di 6-7 metri. Ma se la parata di Rizzo era stata notevole, addirittura spettacolosa possiamo  definire quella di Marone, al 12’, su un sinistro che Bunino gli aveva scagliato verso il “sette” alla sua destra, dopo esserrsi liberato magnificamente in area.

Cinque minuti dopo, con il Mantova tutto sbilanciato a pressare altissimo, Rolando si è inventato una verticalizzazione incantevole per Della Morte che ha bruciato tutta la difensa involandosi verso Marone. Nel farlo però l’attaccante vercellese si era si era dovuto allargare troppo sulla destra, e sembrava tutto finito. Ma Della Morte, con un vero numero di prestigio è riuscito ad infilare di sinistro, quasi dal fondo, ingannando Marone e i difensori che erano andati a chiudere sulla linea di porta. Bellissimo.

Poi, mentre la nebbia stava occupando tutte le parti del campo, poco altro, ma una Pro che sembrava in totale controllo della gara: da segnalare una chiusura stupenda di Masi su Guccione e un tenativo da lontano di Della Morte che, se riuscito, avrebbe meritato una lapide al “Piola”: Marone però ha sventato il geniale tentativo dell’attaccante vercellese.

Della ripresa, raccontiamo ciò che siamo riusciti a vedere. Innanzitutto l’incredibile errore di Vitale che al 48’ di sinistro sparava altissimo un pallone da girare facilmente nel sacco, e poi, quattro minuti dopo, il sinistro (un po’ alla Bunino nel primo tempo) del magnifico Guccione, che centrava la traversa a Rizzo battuto. Siamo quindi riusciti a scorgere con enorme difficoltà una straordinaria respinta di Rizzo su Gerbaudo e, purtroppo, abbiamo intravisto le ombre che hanno propiziato il pareggio: quella di Silvestro che se n’è andato in troppa scioltezza sulla sinistra e quella di Guccione che ha girato nel sacco il suo cross. Abbiamo poi visto un sinistro a giro di Fontana uscire accanto al palo destro di Rizzo, ma proprio di un nonnulla.

Non abbiamo visto, ma intuito sì una Pro stanca (Lerda ha cercato di tonificarla, ma senza successo, con una serie di cambi) e un Mantova sempre più intraprendente, grazie alle ispirazioni di uno splendido Guccione. Il pari conclusivo ci sta comunque tutto.

Per la Pro di Lerda, adesso, l’impegno di mercoledì, alle 18, a Lecco.

Enrico De Maria

TABELLINO

PRO VERCELLI (3-4-3): Rizzo M.; Auriletto, Masi, Iezzi (dal 59’ e Macchioni);  Clemente, Emmanuello, Vitale (dal 55’ Awua), Crialese (dall’88’ Bruzzaniti), Della Morte, Bunino, Rolando. A disposizione: Valentini, Scali, Carosso, Sangiorgi, Louati, Rizzo L., Bresciani, Erradi,  All. Lerda.

MANTOVA (4-1-4-1): Marone; Bianchi (dal 58’ Pinton), Milillo, Checchi, Panizzi; Messori (dal 73’ Fontana); Guccione, Gerbaudo, Piovanello (dal 73’ Militari), Zappa (dal 73’ Silvestro), De Cenco (dal 37’ Paudice). A dipsosizione: Tosi, Marinaro, Agbugui, Bucolo, Paudice, Rihai, Esposito, Vaccaro. All. Galderisi.

Arbitro: Paride Tremolada di Monza; primo assistente Antonio Lalomia di Agrigento; secondo assistente Rosario Antonio Grasso di Acireale; quarto uomo: Alfredo Iannello di Messina.

RETI: 17’ Della Morte (PV); 83’ Guccione (M)

Ammoniti: Vitale (PV), Auriletto (PV), Iezzi (PV), Rolando (PV)

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5 Commenti

  1. Che dire? .. possiamo “condannare” il neo-allenatore dopo una vittoria e un pareggio? .. no;
    purtroppo la difesa lascia troppo spazio agli avversari e l’attacco (ricordate le bellissime prodezze di Bunino in 2 partite ma .. un solo bellissimo gol fatto e alcune occasioni sprecate?) .. c’è poi il detto: squadra che vince non si cambia .. pare che un tratto in comune fra i due allenatori sia l’inutilità se non il danno delle frenetiche sostituzioni iniziali ma soprattutto quelle finali .. sembrano obbligate per far capire che siamo un team dove ogni natante è una corazzata e ogni nostromo un pirata di ventura .. ma .. se sei un attaccante e non segni mai oppure sei un centrocampista e svirgoli immancabilmente la palla quando tiri e non blocchi mai davvero l’avversario a che serve metterti dentro ? .. a recitare il copino pre-scritto? .. vale anche nel calcio arrembante di di oggi !!?
    Ammetto che, col senno del poi è facile trovare la soluzione .. speriamo che il senno di Lerda sia sufficiente, pian piano. a ridisegnare meglio la squadra e a sfruttare i “giocatori maturi” che abbiamo a disposizione (parole sue .. .. .. lo pensa davvero???).

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