La decisione del Governo è di “prorogare fino al 13 aprile tutte le misure di limitazione alle attività e agli spostamenti individuali finora adottate”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, oggi in mattinata nell’informativa al Senato.
Speranza sta riferendo al Senato sulla questione Coronavirus: l’annuncio del prolungamento delle misure restrittive era attesa ed era stata anticipata anche a livello regionale dal governatore Alberto Cirio.
Lo stesso Cirio ieri aveva detto di voler chiedere al Governo maggiori poteri, cioè maggiore possibilità di intervento e decisioni, sia per fronteggiare l’emergenza sanitaria sia per mettere in piedi un piano di intervento in materia di economia per artigiani e imprese. In questo senso si parla dell’istituzione di una unità di crisi economica e un commissario ad hoc per ricucire il tessuto produttivo regionale, proposta lanciata dalla deputata di Forza Italia Claudia Porchietto.
“Chiediamo poteri straordinari – aveva detto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, in Consiglio regionale –. Se non a me in quanto presidente, si diano poteri ai sindaci, ai prefetti o a un commissario, in modo tale da fare in fretta e non impantanarci nella burocrazia”. Non bisogna perdere tempo: “L’emergenza economica e sociale sta crescendo e chiede risposte concrete e attuali, se pensiamo di agire con le regole tradizionali tra due anni siamo ancora qui a sperare che qualcuno apra”. L’approccio, secondo Cirio, dovrebbe essere quello adottato per il Ponte Morandi.
“Abbiamo bisogno di avere autorizzazioni straordinarie, servono poteri straordinari che ci facciano fare in fretta ciò che sappiamo fare e che abbiamo le risorse per poter fare”, ha concluso il governatore chiedendo che “al fianco dell’economia produttiva che ha una priorità assoluta perché se non ripartono le aziende non riparte nulla, ci siamo misure sociali straordinarie perché o diamo i soldi alle famiglie o presto tante di loro non avranno i soldi per fare la spesa e questo non possiamo permetterlo”. Sul piano economico, infine, Cirio annuncia che si dovrà rivedere il Piano Competitività e ritararlo sui prossimi tre mesi, “anticipando tutte le misure”.
Passeggiate con i bambini
Infine continua la discussione sulla circolare del Viminale che permette le passeggiate di un solo genitore con i figli piccoli vicino a casa.
In sostanza la circolare del Viminale del 31 marzo 2020 serve a chiarire l’interpretazione delle norme contenute nel decreto del governo su passeggiate e spostamenti. Non viene modificata alcuna norma in vigore. La circolare — diretta ai prefetti – serve per chiarire l’interpretazione che di quelle norme va data, da parte delle forze dell’ordine. Insomma serve a chiarire alle forze dell’ordine se fare una multa oppure no.
Cosa dice la circolare:
– Si può uscire di casa per andare a fare la spesa, per andare in farmacia, per andare a comprare i giornali.
– Si può passeggiare per raggiungere un negozio aperto e comprare un bene «per assolvere a una necessità della vita quotidiana per sé o per la famiglia».
– I bambini possono passeggiare con uno dei due genitori in prossimità della propria abitazione.
– Si può portare fuori il cane rimanendo in prossimità della propria abitazione.
– I parchi sono chiusi, dunque l’attività motoria è consentita ma in prossimità della propria abitazione, da soli e mantenendo almeno un metro di distanza da ogni altra persona.
In Lombardia, Veneto, Campania ci sono restrizioni maggiori
La Regione Lombardia, con l’ordinanza del 23 marzo, ha stabilito
– «il divieto di praticare sport e attività motorie all’aperto, anche singolarmente, se non nei pressi delle proprie abitazioni»
– Il «limite di 200 metri da casa se si esce con il cane».
La Regione Veneto consente «l’attività motoria all’aperto entro 200 metri dalla propria abitazione».
La Regione Campania ha emesso un’ordinanza il 13 marzo 2020 che «obbliga i cittadini a rimanere nelle proprie case» e vieta passeggiate e spostamenti a meno di «situazioni di necessità, per il tempo strettamente necessario e nei pressi della propria abitazione» e vieta qualsiasi tipo di attività motoria all’aperto.





