Al Vercellese 2,5 milioni di euro per la prevenzione del rischio idrogeologico

Il ponte di Gattinara, distrutto dall'alluvione dell'ottobre 2020

La Regione Piemonte annuncia di avere trovato, nel fondo del Dipartimento Casa Italia, 17,3milioni di euro per finanziare opere di prevenzione del rischio idrogeologico. Con tali fondi, individuati della Presidenza del Consiglio dei ministri si potranno realizzare 40 interventi di sistemazione idraulica per evitare la ripetizione di esondazioni di fiumi e torrenti. Di questi fondi che verranno impeganti in diverse realtà del Piemonte, 2,5 milioni verranno attivati per il vercellese, per sette interventi a Scopa, Pila, Balmuccia, Albano, Vercelli, Moncrivello e Balocco.

I contributi serviranno per lavori di difese spondali, rialzi arginali e ripristino della funzionalità idraulica del reticolo naturale ed artificiale.

Le altre province del Piemonte vedranno 2 interventi nell’Alessandrino per 2,5 milioni (ad Alessandria e Castelnuovo Scrivia), 4 nell’Astigiano per 1,84 milioni (ad Asti, Bubbio e Incisa Scapaccino), 3 nel Biellese per circa 3 milioni (ad Ailoche, Tollengo e Mongrando), 10 nel Cuneese per 4,5 milioni (a Clavesana, Alba, Cortemilia, San Michele Mondovì, Piozzo, Carrù, Chiusa Di Pesio, Ceva, Vicoforte e Cigliè), 1 nel Novarese per 80.000 euro (a Lesa), 9 nel Torinese per quasi 2 milioni (a Garzigliana, Traversella, Borgofranco d´Ivrea, Ronco Canavese, Bairo, Valprato Soana, Usseglio, Noasca e San Giorgio Canavese), 4 nel Verbano-Cusio-Ossola per 1 milione (a Baveno, Crodo, Gravellona Toce e Bognanco.

Il presidente della Regione, Alberto Cirio, e l’assessore alla Difesa del suolo, Matteo Marnati, evidenziano l’importanza del pressing fatto sul Governo, “con missioni mirate a Roma e incontri a tutti i livelli, per ottenere le risorse per finanziare interventi richiesti dai Comuni, dall’Agenzia Interregionale per il fiume Po e dai Consorzi irrigui per migliorare il grado di sicurezza dei vari territori. Si tratta di lavori di importi molto elevati che i Comuni difficilmente riescono a realizzare anticipando le somme. I contributi attingono al Fondo del Dipartimento nazionale Casa Italia, che ha il compito di sviluppare, ottimizzare e integrare strumenti indirizzati alla cura e alla valorizzazione del territorio e delle aree urbane, che si aggiunge alle opportunità di finanziamento che la Regione è riuscita a mettere in campo fino ad ora per far fronte agli ingentissimi danni delle alluvioni accadute tra il 2019 e il 2020”.

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