Nei giorni scorsi, all’istituto Sant’Eusebio, dov’era ospite dall’ottobre dello scorso anno, si è spento Emilio Brocchi, aveva 98 anni. Ex dipendente dell’Inps, persona di una correttezza e di un altruismo proverbiali, Brocchi era stato assessore al Patrimonio in due amministrazioni comunali: quelle di Primino Pretti e di Carlo Boggio, negli Anni Sessanta e Settanta.
Figura di spicco, vero padre nobile della Dc, Brocchi amava stare nell’ombra, non apparire, ma aiutava sempre sia il suo partito sia le persone bisognose. Per molti è stato una sorta di vero santo.
I vecchi amici, come lo stesso senatore Boggio e Attilio Gaviglio, se n’erano andati ormai da tempo, e Brocchi, che non si era mai sposato, viveva da solo, ma un un nipote, che abita a Pinerolo, andava a trovarlo puntualmente, anche dopo il ricovero all’istituto Sant’Eusebio, dopo una brutta caduta che aveva comportato la frattura di un femore.
Brocchi era particolarmente legato alle suore di Sant’Eusebio che, molti anni fa, avevano ospitato anche sua madre e ogni fine anno andava a trovare le suore portando sempre graditi omaggi natalizi.
I funerali di Emilio Brocchi sono stati celebrati nella chiesa dell’Istituto dal suo parroco di San Salvatore, don Eusebio Viretto.
La politica vercellese, la città hanno perso un vero galantuomo.