La minoranza: “Fuori Cannata dal Consiglio e Pozzolo dalla Giunta”

 

Vercelli – Si chiamano mozioni e, in teoria sarebbero di sfiducia, verso l’assessore Emanuele Pozzolo e verso il consigliere comunale Giuseppe Cannata. Ma in realtà, non essendo possibile presentare mozioni di sfiducia verso un assessore o verso un consigliere comunale (sarebbe stato possibile farlo nei confronti di Cannata, ma raccogliendo 11 firme, qualora egli fosse ancora vice presidente del Consiglio comunale), si tratta di due solleciti: il primo al sindaco affinché tolga le deleghe all’assessore Pozzolo, il secondo a Cannata perché, dopo essersi dimesso da vice presidente, lasci anche il Consiglio comunale.

La “forza” politica dei due atti è che portano la firma di un numero rilevante di consiglieri di opposizione (nove) facenti parte dei gruppi diversi: Pd, SiAmo Vercelli, Movimento 5 Stelle e Vercelli con Maura Forte. La “debolezza” è che, quale che sia l’esito delle due votazioni, le scelte di fare l’una e l’altra cosa (a meno di dimissioni da parte degli interessati) saranno pur sempre affidate ad una persona sola: per quanto riguarda le deleghe di Pozzolo al sindaco Andrea Corsaro e, sul fatto si lasciare il Consiglio comunale proprio al diretto interessato, Giuseppe Cannata.

Ma è chiaro che i gruppi di opposizione contano di far breccia sia su Corsaro sia sullo stesso Cannata. Per quanto riguarda Pozzolo, la mozione fa notare che, innanzitutto, l’assessore ha reso pubbliche, su Facebook, informazioni che la famiglia gli aveva comunicato confidenzialmente, volando quindi la privacy, ed inoltre, sempre secondo i firmatari della mozione, l’assessore ha definito quella persona di cui gli era stata raccontata la vicenda “parassita”.

Pleonastico dilungarci sul caso-Cannata che è stato diffusamente trattato in tutto il Paese. I nove consiglieri di opposizione rilevano come entrambi i fatti abbiano reso un danno di immagine vistoso alla città di Vercelli.

Da notare che le mozioni non portano la firma del gruppo consiliare che pure era uscito con un comunicato assai duro nei confronti di Cannata e di Pozzolo, “Voltiamo Pagina”, a firma del candidato sindaco Roberto Scheda. Il noto penalista vercellese aveva, a nome del suo gruppo, espresso una dura condanna verso l’assessore e il consigliere eletto nella lista di Fratelli d’Italia, ma aveva fatto un distinguo netto sulle due vicende chiedendo le dimissioni di Cannata anche da consigliere comunale, ma non quelle di Pozzolo. Per quanto riguarda l’assessore, Scheda aveva invitato il sindaco a sottoporlo ad un energico richiamo pubblico o ad una censura.

A proposito dei due interessati,  Cannata non ha cercato alcuna giustificazione, se non l’ineluttabile e forzato richiamo ai fatti di Bibbiano (che nella sua vicenda non c’entrano proprio niente), aggiungendo però di non avere scusanti, mentre Pozzolo ha ricordato a TgVercelli che nel suo contestatissimo post non c’era il benché minimo riferimento alla persona malata in questione, riferimento che è stato palese “solo quando la compagna di quella persona è entrata sulla mia pagina Facebook, dichiarandosi tale”.

Gian Carlo Locarni, presidente del Consiglio

Sulla “vicenda Cannata”, registriamo infine questo commento, estremamente significativo, del presidente del Consiglio Gian Carlo Locarni:  “Ringrazio il consigliere Cannata che con le sue dimissioni pone al riparo l’ufficio di presidenza da qualsiasi fraintendimento. Presidenza che rimane garante non solo dei corretti obblighi del consiglio durante lo svolgimento dello stesso, ma rappresenta tutti i consiglieri e di fatto tutti i cittadini vercellesi indistintamente”.

Cosa che Locarni aveva subito dichiarato dopo la sua elezione e che le parole di Cannata avevano in qualche modo messo in dubbio, ad avviso dello stesso presidente, di fronte all’opinione pubblica.

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