Allegria e anche coraggio per la “folle avventura” del Sindaco di Santhià Angelo Cappuccio, che nello scorso fine settimana ha partecipato a Codogno, alla manifestazione ufficiale intitolata «Ripartiamo insieme, da dove tutto è cominciato», unitamente a molti altri primi cittadini di altrettanti paesi colpiti dalla pandemia. Il Sindaco della cittadina lodigiana Francesco Passerini, gli ha anche consegnato una mega ordinanza “Tso (trattamento sanitario obbligatorio)” a testimonianza di un’impresa che molti definirebbero “da matti”.
Per spiegare ciò, bisogna sapere che il primo cittadino santhiatese ha scelto un modo alquanto singolare per compiere il viaggio da Santhià fino in terra lodigiana: lo ha fatto correndo, da buon maratoneta, così nella serata di giovedì scorso, premurosamente assistito lungo il percorso da Renzo Comoglio e Mattia Beccaro, è partito da piazza Roma per una “sgambata” di 140 chilometri, lungo i quali ha toccato diversi centri abitati: San Germano, quindi Vercelli, dove è stato ricevuto dall’assessore Mimmo Sabatino, e poi ancora Palestro, Robbio, S. Angelo Lomellina, Ceretto Lomellina, Mortara, Tromello, Garlasco, Gropello Cairoli, Pavia, Belgioioso, Casalpusterlengo e, infine, Codogno.
La notizia del tour di Cappuccio si è immediatamente diffusa a macchia d’olio, creando un notevole interesse nei centri attraversati, in ognuno dei quali, il primo cittadino santhiatese ha puntualmente trovato il rispettivo “collega” a porgergli la dovuta accoglienza. “E la trasferta – sottolinea con orgoglio – non ha gravato nemmeno per un centesimo sulle casse comunali”.
Tutti contenti meno l’opposizione del comune di santhia’ che, secondo una recente tradizione inaugurata con Berlusconi, sperava di festeggiare un decesso per infarto .. in vece, col cavolo che Cappuccio e’ crollato sulla distanza!