Caresana: corsa dei buoi senza vincitore e proteste degli animalisti con una bara per il Sindaco

È stata una giornata movimentata quella della 783ª edizione della corsa dei Buoi di Caresana. Da un lato gli animalisti si sono presentati alla storica competizione con una bara di cartone sopra la quale hanno appiccicato le fotografie del sindaco Claudio Tambornino. Sindaco che, poi, ha minimizzato dicendo che avrebbe valutato nei prossimi giorni, con clama, se procedere a denuncia o meno anche perché “non ho intenzione di prestarmi al gioco di chi cerca solo di avere più esposizione mediatica” ha detto.

Ciò nonostante la processione dei fedeli è stata scortata dalle forze dell’ordine. Successivamente anche i carri dei buoi sono stati ‘protetti’ sia dalla polizia che dai carabinieri.

Dall’altro la corsa, poi, è terminata con un codazzo polemico. Pare che, infatti che dei carri siano partiti prima e il motivo sarebbe che qualcuno, senza autorizzazione, avrebbe istigato gli animali che sono così ‘scattati’ prima del tempo.

 

Nessun vincitore dunque per la Corsa dei Buoi di Caresana 2019. La singolare competizione dai tempi del medioevo onora un voto a San Giorgio che salvò il paese da un’epidemia di peste nel 1236.

 

Subito dopo l’arrivo, la giuria ha preso la decisione di non stilare un ordine d’arrivo. La piena regolarità della gara era stata viziata dalla partenza anticipata di una delle quattro coppie di buoi in gara. Quindi, davanti al Municipio, sono state premiate allo stesso modo le quattro coppie in gara, ossia “Stalla del Mulino”, che aveva come conducenti Alessandro e Samuel Conti, “Cascina del Mulino” (Giorgio Fagnola e Manuel Necco), “Cascina Follia” (Thomas Marchiori e Marco Mila), “Cascina San Giorgio” (Massimiliano Cerruti e Andrea Brasco). Altra particolarità della corsa di qeust’anno è stato che il percorso di gara, vale a dire il rettilineo di via Roma, è stato interamente ricoperto da uno strato di terriccio, iniziativa che ha rivestito la doppia funzione di “amarcord” (infatti ancora nell’ultimo dopoguerra la Corsa si disputava sullo sterrato) e di protezione nei confronti degli zoccoli degli animali, meno sollecitati nel contatto con il terreno.

 

la foto della corsa

 

 

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