“Vercelli non può dimenticare la strage di Brandizzo, e quanto è accaduto a Firenze è l’ennesimo omicidio di lavoratori sfruttati e sottopagati”. Così la Cgil Vercelli-Valsesia sulla sciagura avvenuta nel cantiere del supermercato di via Giovanni Filippo Mariti, a Firenze (quattro morti e un disperso), tragedia che ricorda molto da vicino quella che aveva riguardato direttamente la nostra città (dove abitavano tre delle cinque vittime) della notte fra il 30 e il 31 agosto alla stazione ferroviaria di Brandizzo. Gravi inadempienze allora, grave inadempienze oggi, e dunque l’esigenza di avere “un confronto vero con il governo” perché questa strage finisca.
Di qui la scelta della Cgil dí convocare domani, mercoledì, con le categorie degli edili e dei metalmeccanici, uno sciopero di due ore a fine turno di tutti i lavoratori e un presidio a Vercelli, a partire dalle 16, tra via Vittorio Veneto e corso Libertà, manifestazione proclamata con queste chiare parole: “Ogni singola tragedia è la tragedia di tutte e di tutti, facciamoci rispettare”.
I “quattro morti e un disperso”
della tragedia di Firenze
sono serviti a ricordare
alla CGIL
la tragedia di Brandizzo
che per ora non è servita
se non a indire
due ore svogliate di sciopero,
con la mesta motivazione
(involontariamente densa d’umorismo):
“Ogni singola tragedia
è la tragedia di tutte e di tutti
facciamoci rispettare”
Questo Riesce a dire la CGIL,
defunta o almeno dispersa.