La Bèla Majin 2018 ha conquistato tutta la città

Vercelli – Chiara Coccorullo, la Bèla Majin del Carnevale 2018 conquista sempre più consensi, con la sua innata simpatia e il modo di porsi, e forma davvero un binomio vincente, con il suo Bicciolano, al secolo Lucca Vannelli, di questa edizione del Carvè.

Tra i tanti momenti delle innumerevoli visite benefiche (in attesa della prima sfilata dei gruppi mascherati in programma sabato, con partenza alle 16,30 da piazza Pajetta), ne segnaliamo due in mondo particolare, perché diversi da tutti gli altri: sabato, la presentazione del libro di Bruno Casalino “Il Carnevale nel cassetto”, al Parlamentino dell’Ovest Sesia, e questa mattina, la visita al carcere di Billiemme.

Partiamo proprio dall’appuntamento di stamane, ormai una tradizione fortemente voluta dal presidente del Comitato manifestazioni vercellesi Giulio Pretti, che da ben 44 anni svolge servizio di volontariato presso il carcere stesso: addirittura, Pretti incominciò la sua attività nel vecchia casa circondariale del Beato Amedeo. A dargli una mano concretamente all’interno della casa circondariale nell’organizzazione della mattinata del Carnevale, Valeria Climaco, Antonietta Pisani e la garante dei diritti dei detenuti Roswtitha Flaibani.

Questa mattina, lo spettacolo che di solito viene offerto con la visita di Bicciolano e Bèla Majin, e del loro seguito di maschere, ha avuto come protagonisti i due bravissimi Cavalieri del Folk, il cantante Gianpiero Ausano e il fisarmonicista Piero Ambrosini che, presentati da Enrico De Maria, hanno proposto ai detenuti di Billiemme un corposo repertorio di canzoni italiane e folk. Chiara Coccorullo ha ballato sia con il suo Bicciolano, sia con Pretti, sia con Ausano e ha coinvolto poi nelle danze anche le altre maschere, animatori e volontari.

Sabato, invece, alla presentazione del libro si Casalino, Chiatra Coccorullo ha ritrovato il nonno e “maestro di Carnevale” Mario Gentile, l’ha stretto in un abbraccio affettuoso e poi – smentendo la nomea delle maschere femminili del Carnevale che fanno solo presenza – ha parlato del libro del giornalista vercellese con competenza e spigliatezza. Insomma, una Bèla Majin davvero vincente.

bmd

Perdenti, invece, i comitati rionali che – rimproverati duramente da Pretti – hanno disertato la presentazione del libro: il seguito del Carnevale e i tanti fans delle pubblicazioni di Casalino hanno affollato ugualmente la sala del Parlamentino, ma Pretti ha tuonato contro le troppe assenze del Carnevale ringraziando con affetto i coniugi Francese del Comitato di Billiemme e il Brut Fond. Casalino, dal canto suo, ha tenuto una piacevolissima, piccola conferenza sulla storia del Carvè Varsleis e sulla nascita del nuovo libro, in pratica un aggiornamento dopo diciotto anni di quello che andò letteralmente a ruba nel 2000.

Ai due eventi era presente l’assessore comunale Andrea Ranieri, legatissimo al Carvè per avere impersonato per molti anni la figura del Gioeubi, la maschera del rione Cappuccini.

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