Vercelli – Ieri, nella chiesa dell’istituto Sant’Eusebio, una messa celebrata dall’arcivescovo Marco Arnolfo ha accomunato due grandi amici “entrambi sorridenti comunicatori di vita, seminatori e coltivatori di bene”: Jury Gastaldo Brac, scomparso nel 2012, e Andrea Raineri, che ci ha lasciati a 41 anni lo scorso 7 gennaio.
Lo scorso anno, proprio Raineri aveva letto un commosso pensiero riservato al suo amico Jury, pensiero riletto ieri, durante la messa, dall’animatrice dell’Istituto Cristina Sgariboldi. Disse allora Raineri, rivolto a Jury, queste bellissime parole, che ieri tutti hanno riascoltato con le lacrime agli occhi: “Tu sei stato per noi un testimone dell’amore per la vita, della fede, della condivisione. Nei tuoi occhi si leggevano la felicità per le cose semplici della quotidianità e la certezza che sono proprio quelle a renderla speciale; il desiderio di amicizia, la passione per la musica, l’intelligenza di chi comprende con uno sguardo, comunicando col cuore e poche parole”.
E aveva aggiunto: “Grazie, Jury, per tutto. Grazie per l’ultimo abbraccio alla visita di Carnevale, apostofrandomi ‘Grande, grande Giöbi. So che ce l’hai messa tutta per regalarmi sorriso e parole”. Raineri aveva concluso il suo poetico, straordinario messaggio all’amico scomparso dicendo che, per lui, Jury era stato un “balsamo prezioso”.
Nessuno avrebbe potuto immaginare che, un anno dopo, ad essere ricordato con Jury nella concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo, sarebbe stato proprio lui, Andrea Raineri. In chiesa c’erano i genitori di Andrea, con i parenti più stretti, e il fratello di Jury. C’erano gli assessori Daniela Mortara e Mariella Moccia e c’erano il Bicciolano e la Bèla Majin.
A ricordare Jury e Andrea, ma anche suor Rodolfa Ricca, la responsabile del reparto che accolse Jury nel 1971 e che ci ha lasciati il 27 dicembre del 2013, anche due volontarie del gruppo “Amici dei bambini”, Ilde Lorenzola e Gabriella Saviolo, il coro delle suore del Sant’Eusebio e la magnifica tromba di Roberto Foglia.
Dunque, Jury, Andrea e suor Rodolfa, “tre vite che si incontrano nella luce”: il titolo del bellissimo libretto consegnato a tutti i presenti alla messa.
