Jonathan Bergamasco tra i cinque finalisti di “Strega Mixology”

Un vercellese tra i finalisti dello “Strega”. In questo caso però stiamo parlando di “Mixology”, il concorso per il miglior cocktail che da quattro anni a questa parte affianca la serata finale del più importante riconoscimento letterario italiano che si terrà il 5 luglio al Ninfeo di Villa Giulia a Roma.

Lui è Jonathan Bergamasco, bartender del Caffè Imperiale di Luca Impellizzeri, che parteciperà al contest con “Ancora una volta” a base di Liquore Strega (obbligatorio per tutti i partecipanti), Tanqueray Ten Gin, succo di limone, honey mix Dzenevrà e foglie di menta. Tutti ingredienti di prima qualità insomma, anche se al riguardo non c’era alcun dubbio. Per capire il puntiglio e la ricercatezza basta dare un’occhiata al suo bancone in via Verdi.

I finalisti sono cinque, ognuno di loro si è ispirato a un passato vincitore del Premio Strega come da regolamento. La scelta di Jonathan è ricaduta su “La strada per Roma” di Paolo Volponi, premiato nel 1991, romanzo di formazione in cui un ragazzo diventa uomo negli anni che segnano il passaggio dal dopoguerra al miracolo economico.

«Ho inviato questa ricetta a cuor leggero sapendo che per una competizione così importante serviva davvero un qualcosa in più – spiega Jonathan Bergamasco – Si doveva inviare il CV, una piccola presentazione di sé stessi, descrivere il locale dove si lavora e ovviamente un cocktail a base Liquore Strega che rispettasse i parametri e il tema scelto per questa edizione».

Perché proprio il romanzo di Volponi? «Sulla “strada per Roma” porto con me dei sapori familiari e dei ricordi, quando da bambini la nonna ti dava limone e miele in acqua calda prima di andare a letto. Adesso che siamo grandi vorremmo tornare indietro per rivivere quei momenti “ancora una volta”».

Jonathan Bergamasco se la dovrà vedere con “Testa dura” del napoletano Ugo Acampora, “Ottovolante” creato da Gianlcuca Di Giorgio di Palermo, “Cosmo stregato” della romana Solomiya Grytsyshyn e “Il compositore stregato” del genovese Edoardo Nervo. La giuria tecnica che li esaminerà sarà composta da Alex Frezza, Samuele Ambrosi e Leonardo Leuci. Sarà affiancata da una giuria di intenditori, coordinata da Stefano Nincevich, responsabile di Bargiornale.

Non è la prima volta che Jonathan si cimenta in competizioni simili. Lo ricordiamo a quota 3.466 metri, alle pendici del Monte Bianco sull’avveniristica funivia Skyway. Lì aveva partecipato alla gara di barman più alta d’Europa, presentando cocktail a base di Génépy e gin di montagna. Poi, più recentemente, era stato protagonista alla Campari Academy con il suo “Il bacio traditore”.

m.m.

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