Iussich ha presentato ieri il suo secondo libro: “Tra cuore e penna”

L’avvocato Casailini presenta Iussich e De Maria (foto Greppi)

Ieri pomeriggio, nel Salone della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli l’ex calciatore della Pro ed ex dirigente della Provincia Edo Iussich ha presentato il suo secondo libro, in cui alterna capitoli autobiografici a note di fantasia e a poesie. Si intitola “Tra cuore e penna – Racconti di me per te”, ed è edito da “Effedì” di Vercelli. In copertina un’ispirata creazione dell’artista vercellese Lorena Fonsato, mentre il disegno di retro-copertina è del compianto fotografo e pittore Angelo Nodari.

Dopo il saluto del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli Aldo Casalini, l’autore ha dialogato (così come era avvenuto per la presentazione del primo libro, un anno e mezzo fa) con il nostro vice direttore Enrico De Maria. La sala della Fondazione Carisver presentava un eccellente colpo d’occhio di ascoltatori.

Il pubblico in sala (foto Greppi)

In questo secondo libro, Iussch riprende l’ideale discorso avviato con il nipote Alessandro nel precedente “Nel tuo domani un po’ di me”. L’opera, che ha poco meno di 120 pagine, ricorda il periodo della giovinezza di Iussich a Marina di Massa – era figlio di profughi giuliano-dalmati che avevano scelto l’Italia alla fine della guerra – ed esplora anni più recenti, come quelli dell’indimenticabile spareggio con la Biellese del ‘71, per arrivare ai giorni nostri. Toccante il capitolo intitolato “La panchina”, che è quella di via Cavour, su cui sedevano amici che, a poco a poco, se ne sono andati, anche in quest’ultimo anno e mezzo. La prefazione è di De Maria.

Un’opera che si fa leggere e che commuove. Iussich l’ha dedicata a sua sorella Nives e al suo piccolo Alessandro “la prima immagino che sappia il perché, ilo secondo lo scoprirà strada facendo”.  Il libro da oggi è nelle librerie vercellesi.

Altre immagini dell’evento di ieri

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1 commento

  1. Tanti amici e affezionati di Pro,
    in una circostanza speciale.
    A noi, colpevolmente assenti
    non ci resta che leggere.

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