I bambini, in lacrime, a casa, avevano raccontato che l’insegnante spesso si rivolgeva a loro con modi bruschi, grida rabbiose, talvolta anche distribuendo schiaffoni, strattoni e pizzicotti, un atteggiamento lontanissimo da quello amorevole e rassicurante che i piccoli di quell’età si aspettano da chi, per buona parte della giornata, incarna anche il ruolo della mamma. Apparivano tutti molto turbati e, mattina dopo mattina, era diventato un vero calvario accompagnarli a scuola.
In classe l’insegnante avrebbe usato violenze fisiche e psicologiche nei confronti dei bambini che non le obbedivano tempestivamente, percuotendoli, strattonandoli, arrivando anche a dargli schiaffi e pizzicotti e mortificandoli con strilli, incidendo in modo fortemente negativo sul sano e regolare sviluppo psichico delle piccole vittime.
Quanto raccolto dai Carabinieri ha fornito al Pubblico Ministero gli elementi che hanno fatto propendere il GIP all’emissione della misura cautelare, eseguita mercoledì che, in attesa del processo, di fatto impedendole di svolgere l’attività di insegnamento.





