Vercelli – Resta ancora in osservazione, ricoverato all’ospedale di Novara, Pietro Presti, il commerciante di 64 anni colpito ieri, lunedì, dal portellone di un mezzo pesante che passava in corso Salamano, davanti al cimitero. L’uomo era appena sceso dall’auto, con la moglie, e si stava accingendo ad attraversare, quando è arrivato il camion e il portellone del lato destro si è aperto all’improvviso – forse a causa del sobbalzo sul dosso limitatore di velocità – e lo ha colpito alla testa.
Non sarebbe in pericolo di vita, ma i medici ancora non hanno sciolto la prognosi legata alla tremenda botta ricevuta in testa.
Intanto trapelano i primi particolari legati agli accertamenti svolti dallo Spresal. La parte del rimorchio da dove si sarebbe staccato il portellone sarebbe stata deteriorata ma soprattutto non ci sarebbe il documento di circolazione del rimorchio da cui si è staccato il portellone. Anomalie sarebbero emerse anche in relazione all’assicurazione dell’insieme dei due mezzi, che da prime informazioni sembrerebbe essere stata dopo l’incidente.
I vigili urbani intanto stanno verificando anche se il collaudo del rimorchio sia stato eseguito regolarmente. Tutto però resta ancora da verificare.
Pietro Presti, titolare della gastronomia “Il Cuciniere” di corso De Rege, angolo di via Peroglio, è un personaggio conosciutissimo di Vercelli: amico fraterno di Guido Manolli, ha spesso dato una mano nella preparazione delle portate gastronomiche della Sagra d’la Panissa del Comitato Vecchia Porta Casale.





