Il Consiglio regionale del Piemonte ha commemorato oggi Gilberto Valeri, notissmo esponente politico della sinistra vercellese, ex consigiere comunale e regionale nonchè presidente della Provincia, scomparso nel 2021.
“Chi lo ha conosciuto lo ricorderà come una persona leale ai suoi principi e ferma nei valori, per le sue qualità umane e politiche”. Così il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia ha ricordato la figura di Gilberto Valeri nel corso della commemorazione che si è svolta nell’Aula di Palazzo Lascaris. “Scomparso il 7 giugno 2021, all’età di 86 anni, Valeri è stato consigliere regionale nella terza e quarta legislatura – ha proseguito il presidente. Nato a Varallo Sesia (Vc), il 10 febbraio 1935, è stato esponente storico della sinistra vercellese. Segretario provinciale del Pci, aveva continuato la sua militanza politica nel Pds e nei Ds. Sindacalista, consigliere regionale e comunale di Vercelli, è stato l’ultimo presidente di centro sinistra della Provincia di Vercelli”.
Valeri nel 1980 è stato eletto per la prima volta consigliere regionale, nella circoscrizione di Vercelli, nella lista del Partito Comunista italiano, è stato consigliere segretario, presidente della Commissione Programmazione e Bilancio e componente della commissione Agricoltura. Rieletto nel 1985, è stato Presidente della Commissione Affari istituzionali e componente della commissione Ambiente.
Negli anni Settanta fu presidente del Comprensorio e dopo l’impegno in Consiglio regionale è stato presidente della Provincia di Vercelli dal 1991 al 1994 e, successivamente, dal ‘95 al ’99.
Il percorso politico di Gilberto Valeri si sviluppa dall’impegno sindacale a quello istituzionale. Negli incarichi di partito e nella semplice militanza, anche civica, ha rappresentato e trasmesso l’impegno costante e scrupoloso per la politica e la volontà di interessarsi ai problemi del territorio e della città di Vercelli.
Il presidente Allasia ha rinnovato, a nome dell’Assemblea regionale e prima di osservare un minuto di silenzio, le più sentite condoglianze alla famiglia.
Uno fra i pochissimi
ad esser capaci
di mettere d’accordo
le diverse anime
della politica italiana
del suo tempo
(purché dotati
di buona volontà,
senso dello state
e di responsabilità).
Oggi avrebbe sofferto molto
la politica corrente d lla sua parte
(in senso ampio)
condizionata piuttosto largamente
se non proprio in mano .. ai più ciarlatani
.. “vecchi” o “nuovi” che possano voler apparire.