La Sala Consiliare del Comune di Borgosesia ha ospitato un incontro per fare un bilancio di ciò che il Covid ha portato alla comunità: tanto dolore, fisico e morale, ma anche tanta solidarietà, scaturita in modo naturale da tanti borgosesiani animati che si sono messi a disposizione per aiutare l’intera cittadinanza nel momento del bisogno.
Il pomeriggio è iniziato con la presentazione del libro Le ferite della cura, racconti itineranti al tempo del Covid, dove gli psicologi dell’Asl di Vercelli raccontano come il virus abbia travolto psicologicamente medici e pazienti e di come, attraverso l’ascolto, gli psicologi abbiano cercato di curare le ferite degli animi.
Il libro entra con delicatezza nelle angosce di operatori sanitari, pazienti e familiari, è testimonianza ma anche catarsi, per non dimenticare ciò che il Covid ha provocato ma anche per tornare a guardare avanti con fiducia. I proventi della vendita andranno all’Ambulatorio per i Bambini Autistici e all’Ambulatorio per Adolescenti con Disturbo del Comportamento Alimentare. Il libro è in vendita nelle librerie e sul Web.
La vicesindaco Emanuela Buonanno ha premiato con una targa Arturo Gronda, titolare di un laboratorio che nell’emergenza ha prodotto oltre 13.000 mascherine; Antonella Caraglia, che si è messa a totale disposizione del Comune, cucendo centinaia di mascherine; la presidente e le volontarie dell’Associazione Igea, per l’instancabile lavoro fatto su più fronti a sostegno della comunità e dell’Ospedale cittadino; Matteo Rizzo, giovane studente che ogni mattina, con la sua bicicletta, ritirava le mascherine appena fatte e le distribuiva alla popolazione.
«Da tempo volevo ringraziare pubblicamente queste persone generose – ha spiegato Emanuela Buonanno – il cui aiuto è stato estremamente prezioso e soprattutto la cui disponibilità ha dimostrato che, anche se viviamo in un mondo difficile e spesso aggressivo, c’è ancora tanta umanità e spirito di solidarietà. È da qui che dobbiamo ripartire, per essere consapevoli della nostra forza di comunità».





